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29 marzo 2024

Treviso

Agriturismi e b&b chiusi per le feste: "Niente prenotazioni"

Elisa Mion del b&b Le zitelle di Ron: "Con la zona rossa qui non arriva nessuno, serve programmazione per la ripartenza"

| Isabella Loschi |

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agriturismo

TREVISO - Saltato l’appuntamento delle feste, punto cardine della stagione invernale, bed and breakfast e agriturismi delle Marca fanno i conti con anno nero e un futuro incerto. Con ristoranti, bar, osterie anche l’intero settore degli agriturismi, soprattuto quelli con solo pernottamento, ha subito pesanti perdite. Nel territorio trevigiano sono oltre 300 le attività che, dopo la boccata d’ossigeno estiva, oggi sono nuovamente in bilico. “Con la zona rossa qui da noi non viene nessuno. Per definizione gli agriturismi si trovano in mezzo alla natura, in luoghi anche difficile da raggiungere. Da noi arrivi solo se conosci la strada, quindi per noi è impossibile fare anche l’asporto”, racconta Elisa Mion, titolare de Le Zitelle di Ron, piccolo agriturismo bed and breakfast con sei camere, vicino a Valdobbiadene.

Elisa Mion titolare del b&b Le Zitelle di Ron

Noi per la prima volta quest’anno chiudiamo per le festività natalizie. Per il primo anno non farò le colazioni del primo gennaio. E come me tanti colleghi che hanno solo il pernottamento con colazione seguiranno questa linea”, dice Elisa Mion, presidente della sezione trevigiana Agriturismi di Confagricoltura Treviso. “Noi abbiamo lavorato bene nei mesi di luglio e agosto, poi basta. Con i Dpcm, le ordinanze e il coprifuoco la gente non si muove, il turismo estero è azzerato. Poi hanno chiuso i ristoranti la sera e per noi è stata la mazzata: non abbiamo avuto più prenotazioni. Una beffa per il nostro settore a cui nessuno ha mai detto di chiudere ma di fatto non c’è altro da fare al momento. Sono saltate tutte le prenotazioni e con queste anche le vendite dirette del prosecco Docg che produciamo. Perdite enormi che per qualcuno arrivano fino al 60% del fatturato”, spiega Mion.

 

“Ovviamente non polemizzo sulle misure per arginare il Covid, le rispettiamo ci mancherebbe, ma non vedo programmazione per la ripartenza, manca la possibilità di pianificare”, prosegue. “Per esempio entro febbraio di solito facciamo i colloqui per cercare nuovo personale da assumere per la stagione marzo-ottobre. E ad oggi non sappiamo cosa fare”.

“Ieri per noi è stato l’ultimo giorno, non abbiamo avuto richieste per l'asporto a Natale o per la notte di Capodanno così abbiamo anticipato la chiusura prima delle feste perché con la zona rossa non vale la pena tenere aperto”, dice Jessica Marcolin responsabile dell’agriturismo Vedova.

 

“Nell’ultimo mese abbiamo lavorato solo con i pranzi del sabato e la domenica, ma durante la settimana il vuoto, così come per le camere, vuote. Abbiamo avuto qualche prenotazione per la notte con chi viaggia per lavoro, ma è capitato che ci siamo trovati ad aprire la cucina, con un cuoco, una cameriera, per un solo ospite. Le spese sono più dei guadagni”. Tanti anche gli eventi cancellati, come i matrimoni annullati all’80% spiega Jessica Marcolin: “Quest’anno la maggior parte degli eventi è stata rimandata al 2021. La richiesta c’è. Tra matrimoni slittati e gli eventi programmati per il 2021 noi abbiamo diverse prenotazioni. Ma sono ancora tutte sospese”.

 


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