Al via i lavori per le casse di espansione del fiume Livenza
Un investimento da 48,7 milioni per proteggere il territorio tra Portobuffolè, Mansué e Fontanelle
| Redazione OT |

PORTOBUFFOLÈ - Nel Comune di Portobuffolè si è svolto ieri un incontro istituzionale con l’amministrazione comunale e i progettisti per illustrare il progetto di laminazione delle piene del fiume Livenza. L’intervento prevede la realizzazione di due grandi casse di laminazione: la principale a Prà dei Gai, con una capacità di invaso di 20 milioni di metri cubi, e una seconda a Fontanelle sul fiume Monticano, con 1,2 milioni di metri cubi.
Il progetto complessivo, del valore di circa 48 milioni di euro, è stato suddiviso in due stralci per accelerare l’avvio dei lavori. A Fontanelle, dove le aree sono già disponibili, il cantiere è stato consegnato e i lavori sono in corso, con completamento previsto per l’inizio del 2027. A Prà dei Gai, invece, sono attualmente in corso le procedure espropriative preliminari, propedeutiche all’appalto vero e proprio. L’opera più imponente riguarda la cassa di Prà dei Gai, situata a 400 metri dal centro di Portobuffolè, con un investimento di 40 milioni di euro, di cui 13 milioni destinati agli espropri. Qui saranno realizzati circa sette chilometri di arginature alte 3,5 metri, progettate per essere poco invasive dal punto di vista paesaggistico.
Il bacino sarà attivato in caso di piene eccezionali per proteggere gli abitati di Meduna e Motta. Parallelamente, è previsto un intervento di compensazione ambientale che prevede il ripristino dell’alveo storico del ramo del Livenza attorno al borgo di Portobuffolè, con il recupero di strutture storiche e una riqualificazione paesaggistica. Il progetto prevede il ritorno dell’acqua nel vecchio corso, un percorso di circa 800 metri, dopo oltre un secolo di assenza. I finanziamenti sono garantiti: 40 milioni dal Ministero dell’Ambiente e 8 milioni dalla Regione Veneto. L’avvio dei lavori a Prà dei Gai è previsto per il 2026, con l’obiettivo di completare l’opera entro quattro anni. L’intervento rappresenta un passo decisivo per la sicurezza idraulica dell’area, integrando le opere di laminazione con la tutela ambientale e la valorizzazione del patrimonio storico locale.
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