Treviso – Per il rogo del 18 aprile 2007 l’assicurazione ha versato De’ Longhi ben 35 milioni di euro per i danni che ha subito l’azienda. Balza agli occhi, subito, il notevole divario fra i 40mila euro che il Comune di Treviso ha accettato da De’ Longhi per i danni e i disagi che la città ha subito dopo l’incendio.

Quando il Comune si mise d’accordo con la nota azienda produttrice di piccoli elettrodomestici fu una sollevazione da parte delle opposizioni a Palazzo dei Trecento e delle associazioni trevigiane. Secondo Un’Altra Treviso il risarcimento alla città avrebbe dovuto essere di almeno 220 mila euro. Intanto il processo a carico dell’azienda per stabilire le responsabilità prosegue. I

l prossimo 8 gennaio ci sarà l’udienza preliminare a carico del direttore generale e delegato responsabile del servizio prevenzione e protezione, Dario Melò, e di Danilo Sartorelli, delegato per la sicurezza. Spetterà al giudice Elena Rossi decidere se rinviarli a giudizio, mentre i legali che li difendono probabilmente capteranno per il patteggiamento.

Il giudice ha accolto la richiesta delle associazioni ambientaliste di coinvolgere nel processo anche la stessa De’ Longhi che sarà anch’essa presente all’udienza. Gli ambientalisti chiedono che l’azienda paghi gli eventuali danni dell’incendio.

In aula, popo l’Epifania, ci saranno anche le parti civili, ovvero, oltre a Laura Pollini, Italia Nostra, Legambiente e Wwf , l’Avvocatura dello Stato (per conto di presidenza del Consiglio, ministero dell’Interno, Ambiente e Difesa).