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30 novembre 2024

Treviso

ALLARME OBESITÀ: 4 TREVIGIANI SU 10 SONO IN SOVRAPPESO

Il 31% degli obesi o sovrappeso considera il proprio peso normale o addirittura scarso

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ALLARME OBESITÀ: 4 TREVIGIANI SU 10 SONO IN SOVRAPPESO

TREVISO - Tra i trevigiani fra i 18 ed i 69 anni, quattro su dieci sono in sovrappeso o obesi (rispettivamente 108.000 e 25.000), ma non tutti ne hanno percezione.

Secondo i dati dell'Azienda Ulss 9, infatti, tra gli obesi o i sovrappeso il 31% considera il proprio peso normale o addirittura scarso. Una errata percezione presente nel 37% dei casi maschili contro il 17 di quelli femminili. Al contrario, il 15% delle donne normopeso pensa di pesare troppo. Un dato, quest'ultimo, molto spesso legato a convinzioni estetiche. Il sovrappeso e l'obesità, però, rimangono l'origine di gravi complicanze patologiche.

"Obesità e complicanze. Dalla fisiopatologia al trattamento nella pratica clinica" è il titolo del convegno che si terrà a Treviso, al Centro Convegni del BHR Hotel dal 24 al 26 marzo, organizzato dal prof. Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), dal prof. Roberto Vettor, Presidente della SIO (Società Italiana dell' Obesità), e dal prof. Paolo Pauletto, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna dell'Ospedale Cà Foncello.

Il 39% degli adulti con meno di 70 anni nel territorio dell'Ulss 9 è in eccesso di peso (il 30% sovrappeso e il 9% obeso), un problema che sale con il crescere dell'età (il 55% tra i 50 e i 69 anni) e che colpisce gli uomini doppiamente rispetto alle donne (53% contro 25%).

Il quadro, pressoché sovrapponibile a quello nazionale (in Italia le persone in eccesso di peso sono il 42%), secondo le ricerche aziendali si aggrava se si pensa che l'84% di coloro che sono oltre il proprio peso forma ritengono di alimentarsi correttamente, mentre solo il 15% della popolazione consuma almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, secondo le raccomandazioni dei nutrizionisti, superiore comunque al 10% del dato nazionale. L'abitudine del consumo di frutta e verdura risulta più diffusa tra le donne e tra le persone tra i 35 ed i 49 anni. Appena il 19% delle persone con eccesso ponderale segue una dieta, nonostante ciò gli sia stato suggerito.

"La diffusione epidemica dell'obesità e la complessità di questo fenomeno, dovuto a molteplici cause come la sedentarietà, la grande disponibilità di cibo nelle società avanzate, i cambiamenti nel comportamento alimentare e la componente genetica ne fanno un oggetto di studio di crescente interesse per il mondo scientifico - spiega il prof. Paolo Pauletto, Direttore del Dipartimento di Medicina interna dell'Ospedale Cà Foncello di Treviso -. Le più recenti scoperte indicano nella cellula adiposa la presenza di un sistema complesso, in grado di produrre con modalità diverse sostanze ormonali e 'pro-infiammatorie', che svolgono un'importante funzione nel controllo del peso e del metabolismo, nella determinazione del nostro comportamento alimentare, ed infine nell'insorgenza delle complicanze".

 

 


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