Alluvioni a Castelfranco Veneto: “Un canale scolmatore verso il Muson sarebbe un grave errore”
Le perplessità di Mario Bertolo al progetto proposto in Commissione Lavori Pubblici

CASTELFRANCO VENETO – Mario Bertolo, noto esponente dell'associazionismo di Castelfranco Veneto nonchè residente lungo il Muson, ha espresso forti dubbi sulla proposta avanzata dalla municipalità durante l'ultima Commissione Lavori Pubblici. Il progetto in questione prevede la realizzazione di un canale scolmatore a nord della Circonvallazione Ovest, destinato a deviare una parte delle acque dell'Avenale verso il fiume Muson. Secondo Bertolo, questa soluzione potrebbe non solo essere inefficace, ma addirittura peggiorare la situazione, con il rischio di creare nuovi problemi di allagamenti in città. Bertolo ha definito il progetto come un "errore clamoroso e imperdonabile", mettendo in evidenza le sue preoccupazioni per la sicurezza idraulica della città.
"Con questo intervento sembra quasi che la sicurezza idraulica della nostra città si voglia affrontarla come una ‘battaglia tra poveri’ con lo slogan ‘mal come mezzo gaudio’", ha affermato. Ha poi ricordato gli interventi messi in atto dopo l’esondazione del 1998, quando furono realizzate opere di protezione lungo le sponde e a nord con la creazione di casse di espansione, mirando a ridurre i rischi di esondazione. Sebbene questi lavori abbiano portato a una diminuzione dei pericoli, Bertolo ha sottolineato che i rischi non sono stati completamente eliminati, in particolare per l'Avenale. Inoltre, Bertolo ha sollevato una preoccupazione specifica riguardo agli eventi di esondazione del maggio e giugno 2024.
"Se l'Avenale è esondato provocando danni significativi, anche il Muson aveva raggiunto il limite massimo, iniziando a uscire dagli argini. Se lo scolmatore fosse stato attivo in quella situazione, entrambi i corsi d’acqua avrebbero potuto allagare la città", ha spiegato, mettendo in discussione l’efficacia del progetto. Infine, Bertolo ha parlato a nome dei residenti lungo l'asta del Muson, che da oltre 35 anni sono costretti a monitorare il fiume in occasione di eventi meteorologici estremi, in preda all’incertezza per possibili esondazioni. "Chiedo di fermare la realizzazione di quell’opera e di studiare altre soluzioni che risolvano veramente il problema, senza limitarsi a spostarlo da una parte all’altra della città", ha concluso, invitando le autorità a prendere in considerazione alternative più efficaci per la sicurezza idraulica di Castelfranco Veneto.
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