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19 aprile 2024

Treviso

ALTA PRESSIONE E POCHI DISTURBI

Pochi margini di cambiamento anche nei prossimi giorni

| Andrea Costantini |

| Andrea Costantini |

ALTA PRESSIONE E POCHI DISTURBI

Buonasera e ben ritrovati a tutti!

Continua la fase stabile e con assenza di perturbazioni; il freddo affluito negli scorsi giorni e la nebbia persistente su molte zone di pianura permette la conservazione di un sottile strato dove sussistono condizioni invernali con gelate diffuse, a volte non si sale neanche sopra lo zero e si assiste talvolta a deboli precipitazioni originate dalla formazione di fiocchi di neve e cristalli di ghiaccio direttamente nella massa nuvolosa, favoriti dal particolato atmosferico sempre presente in aria (e particolarmente abbondante in prossimità delle aree industriali, fatto che avviene con ricorrenza in alcune zone della pianura padana in condizioni invernali di alta pressione) che riesce a fungere da stadio iniziale per l'accrescimento della struttura ghiacciata.

Ci sono due tipologie di fenomeno, diverse per genesi anche se simili negli effetti: la galaverna è il fenomeno di ghiacciamento della nebbia sulle superfici al suolo esposte ad essa, poichè avviene il congelamento delle goccioline liquide sospese sulle aree a temperatura sotto lo zero come tetti, prati, alberi, automobili etc.

Un altro fenomeno è la formazione vera e propria di fiocchi di neve, detta "neve chimica" quasi che la neve naturale non sia formata da complessi e microscopici effetti chimici che regolano anche la formazione della pioggia; un termine discutibile, poichè sembra che la neve così formata sia piena di inquinamento, ma non si ricorda che lo stesso particolato che facilita la crescita dei fiocchi è sempre presente in atmosfera e quando un fiocco di neve creato da una consueta perturbazione scende e attraversa gli strati vicini al suolo, ingloba in ogni caso tutto ciò che può depositarsi su di esso. Inquinamento compreso.

Un rapido sguardo alle immagini da satellite (nello specifico, particolarmente significativa quella di ieri, sotto riportata): spettacolare tappeto di nebbie, con valori termici decisamente rigidi in pianura e che al contrario sui monti denotano mitezza anomala. Basta citare alcuni dati (fonte Arpav): temperatura massima di +7.5°C a Cortina d'Ampezzo ieri, mentre alcune zone di pianura sono rimaste sotto lo zero anche in pieno giorno. L'inversione termica si manifesta nella sua pienezza, e questa sera alle 20,00 a fronte di valori tra -2 e -5°C in pianura, si registrano ben +3,8°C ai 1500m del Monte Cesen http://www.arpa.veneto.it/upload_teolo/cmt_meteo/stazioni/realtime/dati3gg_028.txt

Come si può notare, al di sopra dello strato nebbioso, il cielo è completamente sereno.

L'andamento attuale rispecchia quanto già atteso e ripetuto in precedenza sulla facilità che questa lunga fase anomala si protragga ancora: nei prossimi giorni verremo costantemente lambiti da alcuni fronti che scenderanno da nordovest e quindi rimarremo protetti dalle Alpi (anche se vi sono giornali e radio e non solo che nell'ottica di mandare la gente a sciare e per un evidente tornaconto ripetono che sta per arrivare la neve in montagna... ). Un possibile temporaneo peggioramento, assai rapido in ogni caso, sembra prospettarsi per lunedì e martedì prossimi, ma sempre nell'ambito di un vivace flusso da nord, che quindi ben poche precipitazioni porta sul nostro versante.

Non sono inoltre visibili presunte ondate di gelo o simili, la configurazione futura resta ancora orientata alla prosecuzione della fase asciutta e mediamente più calda della norma.

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:

Venerdì 20 gennaio (attendibilità 90%): inizialmente tempo ancora nebbioso e umido in pianura, mentre dal pomeriggio il rinforzo dei venti da nord in quota porterà a un progressivo rimescolamento che progressivamente dissiperà la nebbia a partire dalle zone pedemontane, spingendosi poi verso sud. Temperature ancora rigide in pianura, miti in quota con spiccata inversione termica e venti da nord forti in serata.

Sabato 21 (90%): l'ingresso di aria fredda in quota proveniente da nord porterà ad effetto fohn che farà risalire la temperatura nelle zone investite dalle raffiche, mentre in aperta pianura vi sarà meno evidenza di questo fenomeno e potrebbero persistere banchi di nebbia o foschie che manterranno temperature più basse. In giornata transito di nubi stratificate da nord, con neve sui confini con l'Austria.

Domenica 22 (80%): l'attenuazione del flusso settentrionale porterà a una cessazione del fohn; il cielo risulterà sempre velato, e con buona probabilità la visibilità in pianura tenderà nuovamente a peggiorare con nebbie più estese dalla serata. Temperature in aumento in montagna, stazionarie o in lieve calo in pianura.

Lunedì 23 (70%): inizialmente tempo discreto, con nebbie diffuse e nubi medio-alte in transito; dalla sera aumento della nuvolosità con qualche debole precipitazione in nottata, e neve sui 1200m, in calo.

Martedì 24 (70%): possibile moderato peggioramento con neve a quote medio-basse (400-600m) e tendenza a miglioramento nella seconda parte del giorno; clima più freddo specie in quota.

 

 


| modificato il:

Andrea Costantini
Redazione di articoli a carattere previsionale e di approfondimento sulla meteorologia del trevigiano, con uno sguardo sempre attento al più vasto contesto ambientale dove siamo inseriti. Ruolo professionale: tecnico commerciale presso NESA http://nesasrl.eu/, progettazione, costruzione ed installazione di strumentazione professionale per monitoraggio ambientale e telecontrollo (meteorologia, idrologia, energie rinnovabili, geologia...). Dati meteo e webcam da Vittorio Veneto (TV) http://meteoravanel.altervista.org/

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