Anna Maria, 76 anni, scrive una poesia sul Coronavirus: "È un grido di speranza"
L'ha scritta un'ospite della Casa Tomitano Boccassin di Motta di Livenza "in attesa di riabbracciare la vera vita"
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MOTTA DI LIVENZA - Scrive una poesia sul Coronavirus, lei è un’ospite della Casa Tomitano Boccassin di Motta.
Anna Maria ha 76 anni, da sempre è interessata alla poesia e ha scriutto di suo pugno un testo in cui descrive con lucidità e precisione il momento vissuto dal punto di vista di chi vive in una Rsa.
Si spiega dalla Casa: «Questi mesi che stiamo vivendo passeranno sicuramente alla storia, per i più svariati e al tempo stesso drammatici motivi. Chissà cosa si racconterà un domani di questi “giorni di Coronavirus”. Le battaglie quotidiane dei medici, che si scontrano con un nemico letale ed invisibile, o forse la nostra inerte condizione di quarantena».
La nota continua: «Così, mentre facciamo i conti con una nuova routine, in attesa di riabbracciare la “vera vita”, alcuni tra noi tentano di trovare parole per descrivere ciò che sta avvenendo. Prendono così spazio i poeti e i loro versi».
Ed ecco la composizione di Anna Maria, residente presso Casa Tomitano Boccassin e da sempre interessata alla poesia, ha composto un brano che è un po’ «un grido di speranza ma soprattutto un anelito per un ritorno ad una libertà mancante ormai da troppo tempo».
Questa la poesia di Anna Maria