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24 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Approvato il piano strategico dell’Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana

E' il risultato di un lavoro avviato nell’ultimo biennio che ha coinvolto i 30 Comuni e le più rappresentative parti economiche e sociali

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Approvato il piano strategico dell’Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana

PIEVE DI SOLIGO - Il documento che si correda del parco progetti e della analisi di contesto e dei punti di forza e debolezza dell’area è il risultato di un lavoro avviato nell’ultimo biennio che ha coinvolto i 30 Comuni e le più rappresentative parti economiche e sociali che costituiscono il partenariato dell’IPA Terre Alte della Marca Trevigiana. Un area importante con oltre 222.500 abitanti con 25.953 imprese e 79.768 addetti con 3 distretti produttivi (inox valley, prosecco di Conegliano Valdobbiadene, mobile e arredo) e 4 distretti urbani del commercio. Il documento è un Piano Strategico di sviluppo locale riferito ad un orizzonte temporale di medio-lungo periodo che si propone di guidare lo sviluppo della nostra comunità locale, orientato alla elaborazione di progetti di territorio diretti ad intercettare le rilevanti risorse comunitarie a disposizione dell’Italia e dell’area nei prossimi anni. L’arco temporale in cui questo Documento Programmatico d’Area (DPA) è stato elaborato coincide con un momento storico di straordinaria importanza non solo per il territorio dell’IPA Terre Alte della Marca Trevigiana, ma anche per l’Italia e il mondo intero.

 

Lo stato di emergenza connesso alla diffusione, tra il 2020 e il 2022, del COVID-19 – da più parti definito come la più grave crisi sociale ed economica a partire dal secondo dopoguerra – ha generato importanti conseguenze non soltanto in termini sanitari, ma anche sociali, economici e culturali. L’attuale condizione di emergenza e incertezza si è resa ancora più gravosa per le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina. Senz’ombra di dubbio, dunque, il nostro sviluppo sarà segnato da fratture e discontinuità rispetto a molteplici razionalità e valori che hanno guidato, nel passato, i trend di sviluppo. Se immaginare e progettare il futuro di un territorio è per definizione un’attività complessa, in primis per la crescente imprevedibilità delle dinamiche economiche e sociali, quindi per la cronica instabilità delle forze politiche e degli apparati istituzionali, la sfida cui siamo chiamati a rispondere in questo momento storico è ancor più grande.

 

Le politiche territoriali dovranno da un lato “far tesoro” degli apprendimenti maturati nel corso di più di due anni di crisi pandemica, dall’altro superare definitivamente i limiti dei modelli decisionali del passato. Sostenibilità, partecipazione, innovazione, inclusione, digitalizzazione, transizione e resilienza (ambientale, sociale ed economica), attenzione alle nuove generazioni sono solo alcune delle parole chiave che sono entrate con forza nel dibattito pubblico, tra gli addetti al lavori e non. Esse rappresentano il nuovo orizzonte entro cui collocare qualsiasi futura attività di programmazione e pianificazione. L’uscita dalla crisi coincide anche con una straordinaria dotazione, per il territorio, di finanziamenti pubblici. Gli strumenti della nuova programmazione europea 2021-2027, il Next Generation EU, i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza costituiranno infatti degli eccezionali driver di risorse, la cui efficienza sarà tuttavia tanto più evidente quanto più il territorio saprà dotarsi di strumenti di programmazione concertati, innovativi, flessibili. È all’interno di questa cornice di riferimento che nasce, appunto, il nuovo DPA dell’IPA Terre Alte della Marca Trevigiana. Un territorio caratterizzato da risorse naturali, socio-economiche, culturali di valore inestimabile, da poco dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Ecco allora che il documento programmatico diventa, per questo contesto, ancora più strategico: uscire dalla crisi pandemica, superare le criticità che ancora lo contraddistinguono (in primis lo spopolamento e il costante invecchiamento della popolazione), “declinare” la straordinaria opportunità rappresentata dal riconoscimento UNESCO verso iniziative e progetti d’area che sappiano concretamente integrare competitività economica, transizione ecologica, miglioramento della qualità di vita delle popolazioni locali. Un documento che è l’esito di un continuo processo di concertazione e coprogettazione tra le parti economico-sociali, che intreccia visioni strategiche e progettualità, che si propone come quadro di riferimento solido, tuttavia aperto a future modifiche. Questo nella consapevolezza dell’importanza di dotarsi di una visione condivisa di sviluppo locale, ma allo stesso tempo di procedere, in modo incrementale, alla definizione di iniziative e progetti che sappiano meglio rispondere alle mutate esigenze e domande sociali anche per concretizzare le grandi opportunità aperte dalla nuova programmazione europea 2021-2027 e dalle risorse Next Generation UE. "Desidero ringraziare per il lavoro svolto Mauro Canal e tutto l’ufficio di Presidenza dell’IPA che ha indirizzato il lavoro e il gruppo di lavoro costituito dal GAL Altamarca e dalle collaborazioni con la Fondazione Fabbri e lo IUAV di Venezia - dichiara il presidente Stefano Soldan -. L’elaborazione del piano consentirà all’IPA di partecipare ad un primo bando della Regione Veneto per le IPA dal 2014 segno di un rinnovato interesse della nostra Regione per questo strumento di programmazione". OT

 


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