Ben ritrovati a tutti!

Cominciamo con il dare i numeri: ecco i dati delle stazioni amatoriali poste rispettivamente a San Giacomo di Veglia e in Pian Cansiglio, riferiti ad aprile. Spettacolare la distinzione (in particolare sui valori massimi) che contraddistingue il periodo fino al 12 del mese, e i giorni successivi fino ad oggi.

Un effetto macroscopico si è avuto sulla riduzione areale e di spessore del manto nevoso ancora abbondante fino a quote piuttosto basse (si legga a tal proposito l'ultimo aggiornamento del Bollettino Neve e Valanghe del Centro Valanghe di Arabba-ARPAV http://www.arpa.veneto.it/neve_valanghe/it/pdf/dolomiti_nevevalanghe.pdf ), e così ecco due immagini provenienti sempre dal Pian Cansiglio dove in circa 3-4 giorni si è del tutto esaurito il manto nevoso fino a qualche giorno prima esteso ed abbondante.

Sabato 13 aprile, all'inizio della fase calda

Oggi, 18 aprile, dopo soli 5 giorni

Stiamo vivendo in questa settimana il primo periodo veramente mite dopo molti giorni senza vere e proprie fasi calde, ma solo temporanee e isolate giornate. Nel complesso però mancano solide figure di alta pressione e da domani si avvicinerà infatti una nuova saccatura atlantica, la cui traiettoria e conseguenti effetti sono stati fino ad oggi di difficile previsione in termini quantitativi. Dalle ultime mappe disponibili pare probabile che il maltempo, seppure per meno di 24 ore, interessi direttamente le nostre zone, ma in particolare l'area montuosa dove tornerà abbondante la neve ma solo oltre i 1800-2100mt.

La fase più intensa, alla quale saranno associati anche temporali stante il contrasto termico con l'aria mite attuale, pare collocarsi tra la serata di domani e il mattino di sabato, e sarà seguita da nuvolosità più stratiforme con indebolimento dei fenomeni. La bassa pressione lentamente scivolerà verso sud già domenica, anche se l'assenza di robuste figure di alta pressione lascerà spazio a instabilità convettiva in particolare pomeridiana sui monti e aree confinanti. Un miglioramento più deciso con ingresso di aria più secca da nordovest sembra intervenire nel corso della prossima settimana.

Questa mappa di altezza geopotenziale prevista sabato dal modello WRF Lamma su base GFS12z indica chiaramente la "goccia fredda" che non colpirà direttamente le nostre zone, rimanendo leggermente ad ovest e di conseguenza il maltempo più accentuato sarà sul nordovest italiano e le regioni tirreniche, prima dello spostamento ulteriore verso sudest che coinvolgerà anche la fascia adriatica.

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni: 

Venerdì 19 (attendibilità 90%): dalla Francia si avvicinerà un fronte perturbato, che tenderà ad interessare già entro la mattinata le zone occidentali del Nord Italia; avremo un aumento della nuvolosità medio-alta fino a cielo da parzialmente nuvoloso a nuvoloso, con formazione di rovesci dal pomeriggio in montagna in estensione anche alla pianura nella notte, con qualche temporale. Temperature in leggero calo, specie nelle massime ed in montagna.

Sabato 20 (80%): la bassa pressione si posizionerà tra il Golfo Ligure e il Mar di Sardegna, richiamando aria umida ed instabile in quota; nella notte ed al mattino avremo le precipitazioni più frequenti e diffuse, con temporali. Nel corso della giornata, seppur in un contesto molto nuvoloso, l'allontanamento della bassa pressione favorirà un'attenuazione dei fenomeni che però resteranno altamente probabili per tutta la serata/notte. Temperature in netto calo nelle massime, con valori tra +14 e +18°C in pianura.

Domenica 21 (70%):  progressivo miglioramento con apertura di schiarite alternate ad annuvolamenti, e i rovesci intermittenti presenti fino al pomeriggio tenderanno ad esaurirsi definitivamente entro sera. Temperature in lieve ripresa

Tendenza

Ad inizio settimana l'atmosfera diventa ad oggi con scarsa predicibilità e questo porta a non considerare ad oggi alcuna evoluzione più probabile dell’altra, specie in termini di effetti sul nostro territorio. Si può solo osservare a scala europea la presenza di sempre intense basse pressioni in Oceano che con facilità tendono ad entrare sulla terraferma, e un tentativo di rafforzamento dell’alta pressione subtropicale nel Mediterraneo. Dall’effetto combinato di queste figure bariche dipenderà il tempo dei giorni successivi.

Curiosità della settimana

Mai come ad aprile le cosiddette “previsioni automatiche” che prevedono l’inserimento della città o la presenza di un simboletto sul proprio smartphone sono affette da incertezza legata alla grande dinamicità del periodo, tanto che i nostri antenati che non erano digitalizzati dicevano correttamente “aprile pazzerello”. Traducendo in termini moderni, possiamo affermare che proprio in questo periodo le previsioni tendono ad avere minor validità spaziale e temporale, quindi per “vedere lontano” si debbono accettare rischi di previsioni errate anche grossolanamente, specie se ci affida a “previsioni” apparentemente in grado di dire che alle 15.15 di domenica 21 in Via Cavour a Vittorio Veneto cadranno 0,56mm di pioggia con +14,5°C e il vento soffierà a 12,3 km/h