Arabia Saudita, confermata la condanna di sei mesi a Ilaria De Rosa
Arrestata nel maggio scorso, la hostess originaria di Resana, sarà scarcerata solo a novembre
RESANA - La hostess originaria di Resana arrestata in Arabia Saudita, a quanto si apprende, dovrà restare in carcere fino a novembre. Un tribunale saudita ha confermato oggi in appello la condanna a 6 mesi con l'accusa di detenzione di stupefacenti. Ilaria De Rosa, 24 anni, rimarrà in carcere a Gedda. Assistente di volo per la compagnia lituana Avion Express, era stata arrestata il 5 maggio scorso durante una festa in una villa con addosso - secondo l'accusa - una modica quantità di hashish. Un'accusa che la giovane ha sempre respinto e dalla quale era stata scagionata anche dai tre amici che quella sera erano con lei. La speranza che la corte saudita potesse esprimersi a favore della giovane è quindi tramontata: dovrà scontare la pena fino al 6 novembre.
A nulla sono valse le testimonianze di chi ha confermato che non detenesse alcuna sostanza ne tanto meno il fatto che lavorando come assistente di volo sia costantemente soggetta a esami tossicologici, puntualmente risultati negativi, volti ad appurare se facesse o meno uso di sostanze illecite. Ilaria è assistita legalmente da degli avvocati messi a disposizione dalla Farnesina ma a quanto mare nemmeno la diplomazia ha cambiato le sue sorti. Da quando è detenuto in Arabia Saudita, dove viveva per lavoro da qualche mese (conoscendo bene, quindi, il rigore del paese arabo), la hostess ha ricevuto più volte la visita dell'ambasciatore e del console italiano che l'hanno trovata in buona sapute ma psicologicamente provata per questa brutta esperienza. Ora si confida che almeno il sovrano saudita, al quale è stata inoltrata domanda di grazia, posso far tornare a casa Ilaria.
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