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19 aprile 2024

Treviso

Aria artica in arrivo: cambiano le condizioni meteo

Un profondo vortice depressionario si formerà nel cuore dell'Europa da giovedì

| Andrea Costantini |

| Andrea Costantini |

Aria artica in arrivo: cambiano le condizioni meteo

Ben ritrovati a tutti!

Mentre alcune zone della "East Coast" americana sono alle prese con un'intensa bufera di neve (pensiamo alla gestione dell'emergenza neve in città da milioni di abitanti come New York e Boston... come ci mostrano le immagini di questa webcam streaming a Times Square http://www.earthcam.com/usa/newyork/timessquare/?cam=tsrobo3 ), sul Vecchio Continente ancora non assistiamo ad azioni invernali meritevoli di segnalazione.

Le temperature si sono gradualmente allineate ai valori medi, grazie al moderato afflusso freddo da nord e al rasserenamento del cielo che ha portato le temperature minime diffusamente sotto lo zero (a fronte di valori massimi ancora prossimi ai 9/10ºC). Da nord sta per scendere un ulteriore impulso in quota che non porterà effetti se non un calo termico aggiuntivo di 2-3ºC entro mercoledì mattina; da questa mappa a circa 5500m, si nota bene il "nocciolo" freddo sulle Alpi e la pianura padana, previsto per martedì sera.

Come accennato poc'anzi, la situazione a livello europeo sta però per mutare in maniera significativa; un profondo vortice di bassa pressione si è formato sul Labrador e spostandosi verso est, si è approfondito grazie al cospicuo apporto di aria proveniente dalla Groenlandia. Sotto l'effetto di questa spinta, il vortice si posizionerà proprio sull'Europa a partire da giovedì, dando inizio ad una fase prettamente invernale ma i cui effetti a sud delle Alpi sembrano nel complesso modesti, stante la generale tendenza a correnti nord-occidentali, non favorevoli a precipitazioni e a calo termico rilevante. La previsione è comunque scarsamente attendibile dopo sabato e verrà pertanto presentata solo una linea di tendenza.

Un "focus" speciale merita la giornata di giovedì, quando da ovest arriverà una modesta perturbazione accompagnata da aria umida; trovando temperature piuttosto basse in atmosfera, è canditata a portare debolissime e intermittenti nevicate che almeno in un primo tempo saranno nevose anche in pianura. Si tratterà in ogni caso di fenomeni modestissimi e molto probabilmente senza alcun accumulo; queste mappe stimano (con opportune legende) la tipologia di precipitazione al suolo nel corso di giovedì: notiamo la previsione di fenomeno "neve" che interessa gran parte della pianura veneta.

Vediamo ora in sintesi il tempo per i prossimi giorni:

Martedì 27 gennaio (attendibilità 90%): transito di nubi medio-alte dovute all'ingresso del  nucleo freddo in quota, con tendenza a rasserenamenti dalla serata e intensificazione dei venti da nord specie in montagna con calo termico.

Mercoledì 28 (90%): tempo in prevalenza sereno con aria nitida e ottima visibilità grazie ai venti settentrionali. Temperature in calo e diffuse gelate mattutine.

Giovedì 29 (90%): nella notte residue schiarite con rapido aumento della nuvolosità già entro la mattinata. Da ovest arriveranno poi deboli o debolissime precipitazioni, prevalentemente nevose anche in pianura stante il mantenimento di condizioni fredde anche nei bassi strati. Si tratterà in ogni caso di fenomeni assai deboli, solo a tratti più consistenti ma in genere senza accumulo, se non qualche traccia. In serata proseguimento dei fenomeni che tenderanno a intensificarsi leggermente e in pianura sarà in prevalenza pioggia mista a neve. Qualche centimetro si accumulerà sulle Prealpi oltre i 300-400m.

Venerdì 30 (80%): nella notte e primo mattino residuo debole maltempo con continuazione di pioggia in pianura (solo a tratti mista a neve senza accumulo), in graduale cessazione nel corso della giornata ma senza miglioramento deciso, in quanto ad alta quota entrerà aria molto fredda che manterrà viva la nuvolosità. In montagna netto calo termico e clima nel complesso freddo.

Tendenza per Sabato 31 e domenica 1 febbraio: la grande saccatura artica sarà ormai padrona di gran parte dell'Europa e tenderà a far affluire aria via via più fredda dalle alte latitudini verso sud. Non è dato di sapere la reale portata di questo afflusso né l'esatta traiettoria, è ragionevole attendersi la formazione di minimi depressionari secondari sul Mediterraneo come conseguenza del contrasto termico. Vista l'estrema dinamicità della situazione, si consiglia di visionare i bollettini Arpav emessi giovedì e venerdì al fine di avere una previsione aggiornata e più affidabile.

Tendenza successiva

Come sopra evidenziato, si tratterà di un periodo a scarsa predicibilità, con scadenze superiori a 3-4 giorni. In linea generale è però possibile affermare che il flusso artico favorirà un periodo che seppur non definibile come “ondata di freddo”, sarà leggermente sotto le medie del periodo, e questo è un fatto nuovo che vale la pena di evidenziare. A livello europeo, le zone centro centrali come Germania, Austria, Svizzera e Repubblica Ceca vedranno frequenti nevicate e clima prettamente invernale, a giusto corredo del cuore di questa stagione finora anormalmente mite.

 


| modificato il:

Andrea Costantini
Redazione di articoli a carattere previsionale e di approfondimento sulla meteorologia del trevigiano, con uno sguardo sempre attento al più vasto contesto ambientale dove siamo inseriti. Ruolo professionale: tecnico commerciale presso NESA http://nesasrl.eu/, progettazione, costruzione ed installazione di strumentazione professionale per monitoraggio ambientale e telecontrollo (meteorologia, idrologia, energie rinnovabili, geologia...). Dati meteo e webcam da Vittorio Veneto (TV) http://meteoravanel.altervista.org/

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