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23 aprile 2024

Mogliano

ARRESTATO GROSSI: STOP AGLI INCENERITORI

Lo chiedono in molti, fra cui Atalmi e Caner. E Unindustria afferma di aver scelto il suo partner dopo scrupolose valutazioni

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

ARRESTATO GROSSI: STOP AGLI INCENERITORI

Treviso - “Dopo l’arresto di Grossi, stop agli inceneritori di Unindustria”. A chiederlo è Nicola Atalmi (in foto), consigliere regionale dei Comunisti Italiani.

“Conl’arresto dell’ imprenditore Giuseppe Grossi (leggi l'articolo) si chiude, ci auguriamo, la vicenda dei due inceneritori di Unindustria che dovevano sorgere a Silea e Mogliano. In data 3 marzo 2009 – ricorda l’esponente trevigiano della sinistra - avevo presentato un’interrogazione, ancora senza risposta, che sollevava pesanti dubbi sull’imprenditore protagonista del progetto di Unindustria.

Oggi, dopo questo arresto, ci pare opportuno che la Regione si esprima definitivamente contro progetti nel campo di rifiuti che possano attirare affaristi senza scrupoli che vogliono fare profitto sulla sicurezza e salute dei cittadini. Giovedì – conclude il consigliere trevigiano - interrogheremo la Giunta regioanle per chiedere di fare chiarezza su questa vicenda”.

“L’arresto di Giuseppe Grossi getta ombre anche sulla nuova società costituita per la realizzazione degli inceneritori di Silea e di Mogliano”. La pensa così Federico Caner, vicepresidente del gruppo consiliare Lega Nord in Regione. “L’arresto di Grossi – ha concluso Caner - fortifica non solo i sospetti su come sia stata creata la società Green Holding ma anche i timori sulle modalità con cui dovrebbero venire realizzati gli inceneritori nelle mani di persone di dubbia professionalità, che forse si preoccupano poco della salute del cittadino e dell’ambiente”.

Giudica grave l'arresto anche il sindaco di Mogliano Giovanni Azzolini: "Come credere a chi trucca i bilanci? Ricordo le riunioni con esponenti di Un industria che lodavano l’operato di Green Holding".

Mentre il presidente della Provincia Leonardo Muraro ha parlato di "Mazzata quasi definitiva al progetto".

Sull’arresto di Grossi interviene anche Unindustria Treviso: “Abbiamo appreso della vicenda giudiziaria che ha coinvolto Giuseppe Grossi, al cui Gruppo fa riferimento REA/Green holding, partner tecnologico di Unindustria Treviso nel progetto per il sistema di termovalorizzazione presentato all’esame della Regione Veneto. Seguiremo l’evolversi della vicenda giudiziaria - osservando comunque che allo stato non risultato reati ambientali – nel pieno rispetto dell’operato della magistratura”.

Unindustria precisa di aver scelto come partner tecnologico Rea/Green holding per il progetto di sistema di termovalorizzazione che intende realizzare a Silea e a Mogliano “dopo una lunga serie di approfonditi riscontri, durati alcuni anni, effettuati a livello europeo mettendo a confronto i migliori operatori del settore e le tecnologie applicate, ricercando le migliori performance ambientali assicurate da questi impianti.

Per quanto riguarda l’impianto di Dalmine, che è il punto di riferimento per il nostro progetto in provincia di Treviso – prosege la nota degli industriali trevigiani - questi positivi risultati ambientali sono confermati costantemente dall’Arpa Lombardia. Da questo punto di vista, pertanto, rimane confermata, per quanto ci riguarda, la validità della partnership tecnologica in corso con REA, la cui quota in Iniziative Ambientali S.r.l., la società di Unindustria creata ad hoc, è pari al 8,89%.

Sotto: manifestazione a Silea il 15 ottobre 2005 contro il termovalorizzatore voluto da Unindustria (Foto Balanza)

 

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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