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25 aprile 2024

Treviso

ARRIVA IL GELO SIBERIANO: TEMPERATURE ANCHE SOTTO I -10°C

Fase gelida specie da venerdì, con valori decisamente anomali

| Andrea Costantini |

| Andrea Costantini |

ARRIVA IL GELO SIBERIANO: TEMPERATURE ANCHE SOTTO I -10°C

Ci siamo.

L'inverno si è messo in testa di agire con forza, e anche se non esiste in natura alcuna legge di compensazione dimostrata nell'ambito meteorologico, ci porterà in una configurazione di rara portata che almeno sulla carta si posiziona come in linea con le storiche irruzioni di freddo nel nostro paese.

Il vento da est dopo un lungo viaggio dalla Siberia verso occidente sta già interessando la Russia europea e tra martedì e mercoledì prenderà possesso dell'Europa Orientale, dopodichè affluirà in buona parte anche direttamente verso l'Italia, apportando severe condizioni di vento e temperature costantemente sotto lo zero.

Queste mappe a circa 1400m mostrando la portata del freddo, che essendo di origine continentale è massimo proprio in prossimità del suolo e ha un impatto immediato, a differenza dell'aria artica marittima che è al contrario più fredda in quota che non al suolo. La prima è per sabato, la seconda per lunedì. Valori inferiori a -15°C e con aria continentale sono estremamente rari per le nostre regioni a 1400m circa, quota rappresentata da questa mappa.

L'intera Europa centro-orientale sarà sotto questa influenza gelida, che sembra proseguire anche nella prossima settimana, ma la prevedibilità dell'atmosfera decresce assai velocemente con i giorni in situazioni dinamiche come queste nelle quali le masse d'aria si muovono da est verso ovest mentre la circolazione media sulle nostre latitudini è da ovest verso est.

Veniamo al capitolo neve: al momento la probabilità di neve è medio-bassa, poichè sembra che l'aria resterà piuttosto asciutta e i minimi di bassa pressione resteranno abbastanza distanti dal Veneto, diminuendo le probabilità di avere precipitazioni. In ogni caso è importante ricordare come in situazioni di impulsi gelidi orientali vi è la possibilità di formazione di nuclei di instabilità in grado di apportare brevi nevicate anche in zone ristrette (ricordo ad esempio la sera del 27 febbraio 2005, siamo passati da sereno alle 20 alla bufera delle 22 e sereno all'1.00 con 18cm al suolo...). Le nevicate più abbondanti interesseranno (come è normale in questi casi, almeno nella prima parte dell'irruzione fredda) le zone centro-meridionali del nostro paese e l'Emilia Romagna.

Si tratterà quindi di una situazione poco prevedibile come tempistica e modalità (per intenderci, non ha alcun senso dire o pensare di sapere oggi se alle 18.00 di giovedì nevicherà o meno), in quanto anche a 24-36 ore le posizioni dei minimi barici possono cambiare e fare la differenza. Non resta quindi che restare aggiornati e vedremo la reale portata della situazione tra mercoledì e giovedì, cercando anche di fare una previsione dei valori di temperatura raggiungibili.

In molti siti si urla ormai di record storici e si paragona con il passato quello che sta per accadere, ma ricordo che i record si validano DOPO che sono avvenuti valori estremi, e quindi prima si può solo parlare di possibilità, ma non di certezze.

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:

Martedì 31 gennaio (attendibilità 90%): cielo nuvoloso o a tratti coperto, specie verso sud; clima rigido con freddo in intensificazione e a tratti saranno possibili deboli fioccate anche in pianura, più probabili sulle zone meridionali della provincia e in ogni caso di irrilevante quantità e durata. Venti in rinforzo da est.

Mercoledì 1 febbraio (80%): situazione simile, con cielo in buona parte coperto e possibilità modesta (30-40%) di fioccate anche in pianura, in genere senza accumulo e continuità. Le temperature scenderanno e si manterranno sotto lo zero per buona parte del giorno.

Giovedì 2 febbraio (80%): l'aria gelida si avvicinerà da nordest alle Alpi, e si formerà una bassa pressione sui mari italiani la cui precisa traiettoria è ad oggi scarsamente prevedibile. L'evoluzione più probabile porta ad avere un temporaneo miglioramento con qualche schiarite nella prima parte della giornata, seguite da un aumento della nuvolosità dalla notte. Clima molto freddo e probabile giornata di ghiaccio (T max sotto gli 0°C)

Venerdì 3 febbraio (70%): probabile debole peggioramento con neve diffusa sempre in quantità modeste, ma accompagnata da valori termici anormalmente bassi e vento in rinforzo da est. Da confermare.

Tendenza per il fine settimana.

L'evoluzione più attendibile vede un allontanamento della bassa pressione verso sud con conseguenti schiarite ampie e pieno afflusso del freddo, con valori in ulteriore discesa e probabilmente sotto i -10°C specie se il suolo sarà innevato. Temperature massime non sopra lo zero praticamente ovunque, con venti moderati/forti da est.

Curiosità della settimana: questa situazione decisamente fredda richiama come configurazione quella del 1996, che terminò come molti ricorderanno con la storica nevicata del Capodanno. In questa situazione ad oggi non è possibile stabilire quanto durerà questa fase gelida.

 

 


| modificato il:

Andrea Costantini
Redazione di articoli a carattere previsionale e di approfondimento sulla meteorologia del trevigiano, con uno sguardo sempre attento al più vasto contesto ambientale dove siamo inseriti. Ruolo professionale: tecnico commerciale presso NESA http://nesasrl.eu/, progettazione, costruzione ed installazione di strumentazione professionale per monitoraggio ambientale e telecontrollo (meteorologia, idrologia, energie rinnovabili, geologia...). Dati meteo e webcam da Vittorio Veneto (TV) http://meteoravanel.altervista.org/

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