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14 dicembre 2024

Conegliano

ARRIVANO LE CASE DELL'ACQUA

Acqua frizzante o naturale 24 ore su 24 a pochi centesimi al litro

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CODOGNE' - Arriva l’acqua del sindaco! Quindici comuni soci del Sisp fanno partire in tempi brevi le case dell’acqua, distributori automatici di acqua potabile microfiltrata, refrigerata gassata o naturale.

L’iniziativa è stata presentata oggi, martedì, alla sede del Sisp dal presidente Sonia Brescacin, tecnici della Servizi Idrici Sinistra Piave e amministratori dei comuni coinvolti. Il progetto è rivolto alla valorizzazione dell’acqua di rete, per cui il Sisp, anche in seguito ad altre esperienze positive, come quella del comune di Chiarano che ha la casa dell’acqua da un paio d’anni, ha promosso l’iniziativa che prevede l’erogazione dell’acqua della rete idrica refrigerata, naturale e/o gassata, rivolta a tutti i cittadini, previo pagamento.

Ci si può recare alle case dell’acqua muniti di bottiglie, caraffe o altri recipienti, introdurre l’importo dovuto con monete o carta magnetica (ricaricabile e disponibile agli uffici Sisp o nei comuni). L’acqua refrigerata naturale costa 2 centesimi al litro, quella refrigerata gassata 5 centesimi al litro. La carta magnetica costa 3 euro con 1 euro di ricarica inclusa. Il servizio è disponibile 24 ore su 24 sette giorni su sette.

“Si tratta di acqua dell’acquedotto sottoposta ad oltre mille analisi all’anno, ulteriormente microfiltrata e refrigerata- hanno spiegato i responsabili del Sisp- Viene erogata sia naturale che gassata. L’acqua arriva direttamente dalle fonti tramite la rete ed è microbiologicamente pura”.

Nei prossimi giorni i cittadini dei 15 comuni aderenti al progetto, inizieranno a poter usufruire del servizio. Le prime inaugurazioni delle case dell’acqua sono: Salgareda in via Roma il 13 luglio alle 11, Mareno di Piave il 13 luglio alle 20.30 in via Conti Agosti, il 19 luglio a Santa Lucia di Piave in via Foresto Est alle 19.30, Fontanelle il 21 luglio in via Roma alle 11, a Motta di Livenza il 21 luglio alle 11 in via De Gasperi, Oderzo il 20 luglio alle 19 in piazzale Turroni, San Vendemiano il 25 luglio in via De Gasperi. Vittorio Veneto e Conegliano partiranno in un secondo momento in quanto stanno predisponendo appositi progetti.

Questi comuni invece avranno le casette entro agosto: Codognè in via Ancillotto, Colle Umberto in via Capitano, Fregona in piazza Maronese, Motta in via De Gasperi, Portobuffolè in via Provinciale, San Fior in via degli alpini, San Pietro di Feletto in via Cervano, Susegana in via Papa Luciani, Vazzola in via Dal Mas-via Riviere.

“E’ un progetto per dire a tutti che l’acqua cosiddetta del sindaco è economica, sicura perché controllata e che tutela l’ambiente- ha detto il presidente del Sisp Sonia Brescacin- E’ l’acqua di tutti. Intendiamo imitare l’esperienza di Chiarano ed estenderla a tutti i nostri comuni. Sarà un servizio in più per far cambiare le abitudini dei cittadini, per far risparmiare le famiglie, ridurre le bottiglie in Pet, ridurre le emissioni di anidride carbonica per produzione e trasporto delle bottiglie in plastica”.

Veneto Banca ha sostenuto l’iniziativa con 85 mila euro. "Siamo orgogliosi di aver fatto parte del progetto- ha sottolineato Pierluigi Caferri, responsabile corporate di Veneto Banca- perché l’acqua è un bene primario e prezioso, per cui va utilizzata bene”.

L’Italia è il primo paese in Europa per consumo di bottiglie in plastica per l’acqua. Con la possibilità di potersi recare alla casette è stato stimato che si avrà un risparmio fino a 200 euro all’anno per le famiglie che ora la comperano al supermercato. Con l’utilizzo di ogni casa dell’acqua, mediamente in un anno è possibile avere un risparmio di 90 mila euro per le famiglie, l’eliminazione di 400 mila bottiglie in pet, corrispondenti a 14.3 tonnellate di pet da smaltire, risparmiando 33.300 kg di petrolio, 250 mila litri di acqua, 90 mila kg di Co2 per la produzione ed il trasporto, 40 autotreni in meno sulle strade.

Una casa dell’acqua costa circa 35 mila euro, per cui il progetto che coinvolge i primi 15 dei 30 comuni del Sisp, si aggira sui 500 mila euro. Gli introiti della vendita dell’acqua andranno a sostenere i costi di gestione e la manutenzione delle case. “La presenza di cittadini alla nostra casa dell’acqua è costante tutto l’anno- ha detto l’assessore Stefano De Pieri di Chiarano- Siamo stati i primi in provincia di Treviso. L’utenza è varia, non solo nostri cittadini, ma anche gente di passaggio”. Case dell’acqua che nelle intenzioni dei fautori dell’iniziativa dovrebbero anche diventare luoghi di aggregazione e primariamente educare al rispetto dell’ambiente e del bene pubblico acqua.

 


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