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25 aprile 2024

Treviso

Artigiani: "Comuni fate squadra, basta campanilismi"

Confartigianato lancia la proposta ai comuni per snellire il sistema

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Artigiani:

TREVISO – Nella provincia di Treviso si contano 95 comuni, ognuno con regole e normative diverse. «Oggi è necessario mettere fine ai campanilismi e lasciare spazio all'efficienza della gestione associata dei servizi con notevoli vantaggi per la collettività e le imprese». A dirlo è la Confartigianato Marca Trevigiana che attraverso uno studio ha fatto il punto sullo stato di collaborazione tra enti locali trevigiani a dieci anni dalla legge urbanistica. Il tema sarà al centro dell'incontro “Prima che ci mettiamo in comune”, in programma venerdì alle 17 presso l'auditorium della biblioteca di Montebelluna.

 

Nella provincia di Treviso oggi si contano: 1 unione dei comuni, che dallo scorso anno raggruppa Cimadolmo, Ormelle e San Polo; 2 comunità montane, quella del Grappa che unisce 8 comuni e 30 mia abitanti e quella delle prealpi trevigiane fomrata da 16 comuni e oltre 100 mila abitanti; 2 consorzi per la gestione dei servizi, Priula e Treviso Tre; 7 Piani di assetto territoriale con 27 comuni ; 6 Ipa, Intese programmatiche d'area, che coinvolgono 81 comuni.

«Una frammentazione che deve essere superata – ha spiegato Francesco Giacomin, segretario di Confartigianato - sia per facilitare le imprese che i cittadini. Si pensi, ad esempio, alle normative in materia edilizia: ogni comune della provincia ha un proprio regolamento, ciò significa che se la stessa impresa costruisce in più comuni avrà ha che fare con regole e normative vigenti diverse. Ciò si traduce in disagi, lentezza burocratica e ritardi».

 

«Bisogna fare squadra se vogliamo intercettare una parte dei 320 miliardi di euro di fondi strutturali che la comunità europea metterà sul tavolo tra il 2014-2020». Confartigianato propone di individuare delle aree di accorpamento e di omogeneizzare i sistemi gestionali dei singoli comuni. « Questo porterebbe i dipendenti comunali a lavorare in sinergia attraverso una piattaforma digitale unica, potenziando il back office a favore del front office» - ha detto Sergio Maset, ricercatore della Tolomeo studi e ricerche.

 


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