20/04/2024poco nuvoloso

21/04/2024poco nuvoloso

22/04/2024nubi sparse

20 aprile 2024

Vittorio Veneto

Asilo di San Giacomo, "Come mai nessuno fino ad ora si è accorto del pericolo?"

Intervengono i genitori e l'ex presidente del Manzoni

| Claudia Borsoi |

immagine dell'autore

| Claudia Borsoi |

Asilo di San Giacomo,

VITTORIO VENETOSe il cda dell’Ente Asili Infantili Manzoni non avesse cambiato decisione, ora l’immobile dell’asilo di San Giacomo sarebbe del Comune che lo potrebbe mettere a norma. A ricordarlo, mentre sulla vicenda intervengono anche i genitori dei bambini iscritti a questo asilo, è Francesco De Bastiani ex presidente dell’Ente.

 

«Quando nel 2016 anche la terza sezione dell'asilo Manzoni diventò statale – ripercorre De Bastiani - bisognava decidere se mantenere in vita l'ente oppure prendere un'altra decisione. A quel tempo il Manzoni aveva tre dipendenti e possedeva lo stabile di S. Giacomo, la casa del custode e il vecchio asilo di Longhere. L'idea dell’amministrazione che governava la città era di proseguire nel progetto avviato dalla Lega, cioè di incorporare il Manzone nel Cesana Malanotti. E a tale proposito il cda del Cesana chiese un parere "pro veritate" allo studio Fieldfisher, chiedendo quali erano i passi che si potevano fare per raggiungere tale risultato. Nella relazione firmata dal prof. Tiziano Treu si legge che le possibilità erano due: “il patrimonio dell'Ente disciolto potrà essere devoluto al Comune di Vittorio Veneto, mentre il personale potrebbe essere assorbito dall'Istituto” e “l'Ente disciolto potrà essere incorporato nell'Istituto che ne acquisirebbe, di conseguenza, il patrimonio e tutti i rapporti attivi e passivi in essere”».

 

Il cda del Manzoni presieduto da De Bastiani deliberò per la prima opzione «anche perché il Comune aveva sempre finanziato il Manzoni e coperto le passività quando ce ne fu bisogno. Ma evidentemente la cosa non piaceva all’amministrazione comunale, tanto è vero che la maggioranza del cda, pochi giorni dopo, chiese una nuova votazione per poter modificare quanto precedentemente deciso all'unanimità dei presenti. E visto che l'autonomia del cda veniva fortemente compromessa da quella che era la volontà dell'amministrazione comunale, diedi le dimissioni».

 

Nella seconda votazione, il cda decise per l’incorporazione del Manzoni nel Cesana Malanotti. «Se la prima decisione non fosse stata cambiata, ora l'asilo di San Giacomo sarebbe di proprietà comunale e l'amministrazione potrebbe prendere tutte le decisioni necessarie» conclude De Bastiani che pensa ai bambini e alle loro famiglie su cui è piombata la notizia dell’impossibilità di utilizzare a settembre questa struttura e sulle incertezze che si aprono ora.

 

E proprio i genitori sono intervenuti sulla questione appresa dai giornali: «A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, verrebbe quasi da ringraziare l'arrivo del vigneto, senza il quale, alla luce delle dichiarazioni del sindaco, i bambini avrebbero continuato a correre seri rischi. Ma ci chiediamo anche come mai nessuno fino ad ora si fosse accorto del pericolo che hanno corso in questi anni i bambini che hanno frequentato quella struttura – affermano -. Ora più che mai la palla passa alle istituzioni e all'intera comunità di San Giacomo. Auspichiamo che l'amministrazione Miatto esponga a stretto giro quali siano le sue concrete intenzioni per garantire il servizio di istruzione per l'infanzia a San Giacomo. Resta il rammarico che, alla ripartenza delle lezioni a settembre, non si possano sfruttare gli ampi spazi della struttura che, al pari di poche altre scuole, avrebbero certamente giocato a favore delle direttive fin qui annunciate in chiave covid».

 



foto dell'autore

Claudia Borsoi

Leggi altre notizie di Vittorio Veneto
Leggi altre notizie di Vittorio Veneto

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×