Asolo, al Teatro Duse la voce della memoria: Liliana Del Monte Manfredi racconta l’eccidio della Bettola
La brutale uccisione di 32 civili per mano delle truppe naziste: Liliana, all'epoca una bambina, fu l'unica superstite

ASOLO – In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, la città di Asolo propone un evento di forte impatto storico ed emotivo, che pone al centro il valore della memoria e della testimonianza. Sabato 26 aprile, alle ore 20.00, il Teatro Duse ospiterà un incontro speciale con Liliana Del Monte Manfredi, unica sopravvissuta all’eccidio della Bettola, una delle stragi più feroci compiute dai nazisti in Italia durante la Seconda guerra mondiale. Era il 24 giugno 1944 quando, nella località di Bettola, al confine tra Vezzano sul Crostolo e Casina, in provincia di Reggio Emilia, trentadue civili vennero brutalmente uccisi dalle truppe tedesche. Tra le vittime, donne, uomini e bambini. Una bambina di allora – Liliana Del Monte – rimase ferita gravemente, con tre colpi di arma da fuoco sul corpo, ma sopravvisse. La sua vicenda, raccontata con parole cariche di umanità e dolore, costituisce oggi una voce rara e preziosa contro l’oblio: «Sono nata due volte. La prima volta in casa di mia nonna. La seconda volta ero in mezzo a un prato, di fianco alla casa ridotta in cenere dai tedeschi. Il nazista mi puntò il fucile in mezzo agli occhi. Poi ci guardò dentro. E fece salva la mia vita».
La serata, organizzata dalle sezioni ANPI di Asolo e Monfumo, è a ingresso libero. Per facilitare l’accesso, sarà attivo un servizio navetta gratuito a partire dalle 19.00 dal parcheggio dell’ex ospedale di Asolo. L’evento, intitolato “Memorie di un eccidio: testimonianza della strage nazista de La Bettola”, vedrà la partecipazione, oltre alla testimone Liliana Del Monte, del sindaco di Asolo Franco Dalla Rosa, dell’assessore alla Cultura di Vezzano sul Crostolo Paolo Francia e del professor Omar Lapecia, dell’ANPI, che modererà l’incontro. A seguire, la proiezione del film “La rugiada di San Giovanni”, pellicola che rievoca gli orrori della guerra e l’importanza del ricordo. Non si tratterà solo di una commemorazione, ma di un momento per riflettere insieme sulle ferite della storia e sul dovere, individuale e collettivo, di non dimenticare. Come ricordava il cardinale Martini, «C’è un tempo per il silenzio, ma anche un tempo per parlare, per raccontare e per fare in modo che nessuno possa dimenticare». Ad Asolo, quel tempo è ora.
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