Asolo Dolce finisce nel mirino degli hacker: dati rubati e richiesta di riscatto
La vicenda si inserisce in un’ondata più ampia di attacchi che sta colpendo il tessuto industriale della Marca
| La redazione |

ASOLO - Nuovo attacco informatico nel cuore del Trevigiano. Questa volta a finire nel mirino degli hacker è stata Asolo Dolce, azienda dolciaria nota a livello nazionale, con 80 dipendenti e un fatturato di circa 40 milioni di euro. Il cyberattacco ha avuto conseguenze pesanti: i pirati informatici sono riusciti a penetrare nei sistemi aziendali, sottraendo una grande quantità di dati sensibili. Secondo quanto emerso, gli hacker avrebbero poi contattato l'azienda chiedendo il pagamento di un riscatto per evitare la diffusione dei dati nel dark web. In caso di rifiuto, la minaccia è quella di rendere le informazioni pubbliche o venderle a terzi.
L’incursione ha provocato anche il blocco delle caselle di posta elettronica aziendali, compromettendo seriamente le attività operative. Il metodo utilizzato dai cybercriminali ricalca uno schema già noto: prima il furto di dati di clienti, fornitori o dipendenti; poi la pressione psicologica e finanziaria sul bersaglio, contando sulle possibili sanzioni da parte del Garante della Privacy in caso di mancata protezione adeguata. La vicenda si inserisce in un’ondata più ampia di attacchi che sta colpendo il tessuto industriale veneto, confermando come la sicurezza informatica sia oggi una delle principali sfide anche per le imprese più strutturate.
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