ASSOCIAZIONE A DELINQUERE ITALO ROMENA, 139 LAVORATORI IN NERO
Evasi 4 milioni di euro. Denunciate dalla Finanza quattro persone. Nei guai anche 78 aziende che hanno usufruito della manodopera
Castelfranco – Eseguivano per lo più lavori di facchinaggio e di saldatura. Manodopera in nero che veniva offerta ad aziende del Trevigiano, Padovano e Vicentino. I numeri: 139 lavoratori stranieri (romeni e moldavi) irregolari, 94 dei quali privi di permesso di soggiorno, e 4 milioni di euro di frode al Fisco.
Quattro persone per questo sono state denunciate dalla Guardia di Finanza. Si parla di associazione a delinquere tra italiani e romeni che avevano unite le forze e con due società operavano nel mercato imprenditoriale come "agenzie di somministrazione lavoro" senza rispettare i requisiti della Legge Biagi.
139, appunto, gli irregolari e 94 senza nemmeno il permesso di soggiorno. Ad usufruire nel servizio che veniva offerto dalle due società in questione impiegando i lavoratori, 78 aziende la quali saranno segnalate dalla Direzioni Provinciali di rispettiva competenza.
Tutto è venuto alla luce con delle indagini portate avanti da due anni dalla Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Treviso, in particolare se ne sono occupati gli uomini della tenenza di Castelfranco, sotto la guida del tenente Enzo Mazzocchi.
I denunciati italiani sono A.P., 51 anni di Castelcucco, e G.B, 53 anni di Altivole. Poi ci sono un romeno, S.B., 41 anni residente a Riese, ed una donna della stessa nazionalità, C.D.O., 27enne domiciliata a Fonte.
Le verifiche hanno fatto venire alla luce un’evasione di circa 4 milioni di euro di ricavi non dichiarati e 700mila euro per violazioni della normativa Iva.
Si contestano i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, occupazione di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, omessa presentazione della dichiarazione dei redditi ed Iva, occultamento e distruzione delle scritture contabili, esecuzione irregolare di somministrazione lavoro.
MC