Attivista italiana rilasciata in Guinea Bissau
Dopo undici giorni di detenzione, la presidente dell’associazione ambientalista Tchon Tchomano torna libera. La Farnesina aveva seguito da vicino il caso
| Redazione OT |

GUINEA BISSAU - Valentina Cirelli, attivista e imprenditrice italiana, è stata rilasciata dopo undici giorni di detenzione in Guinea Bissau. Era stata arrestata il 19 aprile con l’accusa di aver partecipato a manifestazioni con atti vandalici contro una società cinese, titolare di una concessione mineraria nella zona di Ingoré, vicino al confine con il Senegal.
Cirelli, presidente dell’associazione ambientalista Tchon Tchomano e proprietaria dell’hotel Kassumayaku nella località balneare di Varela, è una figura di riferimento per la comunità locale e da anni impegnata in progetti di turismo sostenibile e difesa dell’ambiente. Insieme a lei erano stati fermati altri quindici cittadini guineani, tra cui alcuni capi villaggio, tutti contrari al progetto di sfruttamento delle sabbie pesanti di Nihinquin.
Il rilascio è avvenuto dopo che il giudice del tribunale di Bissau ha stabilito l’assenza di prove concrete a carico degli arrestati. La vicenda ha visto il coinvolgimento diretto della Farnesina, che tramite l’ambasciata italiana a Dakar aveva chiesto il rispetto dei diritti di Cirelli e seguito costantemente gli sviluppi del caso.
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