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23 novembre 2024

Treviso

Auricolari e microcamere per risposte a quiz patente: pakistani stangati

L’organizzazione pretendeva dai 1.300 ai 1.600 a candidato. Chi faceva l'esame capiva a stento l’italiano

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

TREVISO - La Polizia Stradale di Treviso ha smascherato un’organizzazione criminale composta da cittadini pakistani che, attraverso un’apposita strumentazione tecnologica debitamente occultata, forniva tutte le risposte al candidato all’esame teorico per il conseguimento della patente di guida alla Motorizzazione Civile di Treviso.

L’operazione, chiamata “Easy Driver”, si è conclusa dopo circa tre mesi di indagini, con numerosi appostamenti e pedinamenti.  Sono stati denunciati due cittadini pakistani, A.M di 44 anni e H.S. di 27 anni,  ed è stato arrestato in flagranza di reato il connazionale H.J., 28 anni, il quale, dopo essere stato pedinato, è stato bloccato mentre riceveva 1.300 euro.

La base logistica dell’organizzazione era a Bologna, dove è stata eseguita, a fine 2014, una perquisizione dell’appartamento in uso ad un cittadino pakistano e dove è stato trovato vario materiale compatibile con l’indagine.

I pakistani che stavano facendo l’esame, attraverso microtelecamere occultate al posto di bottoni della camicia indossata e microauricolari negli orecchi, trasmettevano a terze persone localizzate in altri luoghi l’immagine del quiz teorico finalizzato al conseguimento della patente di guida italiana, visualizzato sul monitor della Motorizzazione, ricevendo le risposte corrette al test informatizzato.

Il prezzo stabilito dall’organizzazione criminale per la fornitura completa di tutta la strumentazione tecnologica e i suggerimenti durante l’esame era compreso tra i 1.300 e i 1.600 euro a candidato.

I candidati sorpresi nell’affrontare l’esame con questi mezzi erano in grado di comprendere a stento l’italiano e solo pochi di loro erano in grado di leggere e scrivere in lingua italiana, con tutte le immaginabili conseguenze in termini di pericoli per la circolazione stradale nel caso in cui non fossero stati smascherati.

L’ingegnoso sistema potrà costare ai soggetti coinvolti una condanna da 1 a 5 anni di reclusione.

Naturalmente, a seguito dell’indagine è stata avviata la procedura di annullamento di tutti gli esami superati in questo modo.

 


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Matteo Ceron

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