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19 aprile 2024

Treviso

Basta omofia a Treviso

Il capoluogo aderisce alla giornata internazionale contro le discriminazioni

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Basta omofia a Treviso

TREVISO - Combattere i pregiudizi, le discriminazioni, i crimini dettati dall'odio omofonico e transfobico. E' questo lo scopo della "Giornata internazionale contro l'omofobia", che si festeggia venerdì 17 maggio. La data, dal 2007, è una ricorrenza. Istituita dall'Unione Europea, la giornata conto l'omofobia vuole ricordare che le persone godono degli stessi diritti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.

 

Il 17 maggio, per qualcuno, è un giorno davvero importante. E ce lo ricorda Elena Toffolo (in foto), presidente di Arcilesbica Treviso Queerquilia. "E’ un cammino lungo e tortuoso, lo sappiamo, - spiega la presidente Toffolo, - ma è necessario compierlo con il sostegno e l’impegno non solo nostro, ma anche delle figure che, a livello politico, gestiscono e governano la città. Auspichiamo che i prossimi amministratori della città si mettano in ascolto delle cittadine e dei cittadini e che, con loro e con le associazioni, costruiscano una Treviso inclusiva, nella quale le differenze siano adeguatamente valorizzate".

 

"Sono contenta – prosegue Elena – che si sia aperto un dibattito di fronte all’istituzione del registro delle coppie di fatto a Treviso. Ricordo che circolo ArciLesbica Queerquilia si pone in prima fila alla lotta contro le discriminazioni basate sull'identità di genere e orientamento sessuale Per questo è pronta a cooperare per lo sviluppo di una Treviso viva e aperta, dialogando con le istituzioni e costruendo con loro azioni politiche e culturali sul territorio, per una piena visibilità, a partire già dallo stesso registro".

 

"In questa giornata, voglio sottolineare che due regioni italiane, la Campania ed il nostro Veneto, sono impegnate per la realizzazione del progetto Rac∙Conta! – conclude Toffolo  - Questo progetto, finanziato dall'associazione ILGA-Europe, mira a raccogliere dati e informazioni sui crimini d'odio omofobici e transfobici in 12 stati europei. In Italia il progetto è condotto dal Centro risorse LGBTI di Torino, in collaborazione con le associazioni LGBT italiane, tra cui ArciLesbica Il risultato di questo progetto sarà la realizzazione di un report col duplice intento di diffondere i dati e supportare azioni di advocacy. ”

 


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