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24 aprile 2024

Treviso

BENVENUTI IN PROVINCIA DI TREVISO E BELLUNO

Per 26 km Treviso si deve accorpare

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

TREVISO - Benvenuti in provincia di Treviso e Belluno. Potrebbero essere questi i cartelli che circondano le attuale province di Treviso e Belluno. L'ipotesi della fusione delle due province si fa sempre più probabile.

Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati ieri dal Consiglio dei Ministri,  nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso. i requisiti per poter rimanere provincia erano non avere meno di 350 mila abitanti o un’estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati.

Per Treviso questo criterio è stata una beffa. Alla Marca mancavano solamente 26 chilometri quadrati. Non è detto che subentri una leggina che preveda un lasco di 30 km per le province con qualche specificità. Magari le province con un alta produzione di radicchio o prosecco.

L’esito della riorganizzazione (notare che non si parla più di abolizione) potrà portare in Italia a un numero, con qualche approssimazione, di 40-43 Province e 10 Città metropolitane. In Veneto si passerà quindi dalle attuali 7 province  a una città metropolitana (Venezia)  e 4 Province. Gli accorpamenti saranno, presumibilmente, Treviso con Belluno e Padova con Rovigo. Ma verranno sicuramente rivisti anche i confini delle province rimanenti. Venezia potrebbe prendersi Mogliano.

Ora saranno i consigli delle autonomie locali, organi di livello regionale, a predisporre un progetto di accorpamento che sarà presentato alla Regione e da questa al governo. Entro l'anno, se non prima - secondo il ministro - il riordino delle Province sarà legge dello Stato. Quindi la discussione si apre a livello locale, dove non mancano le resistenze.

Finita la riorganizzazione, i nuovi enti avranno funzioni di tutela e valorizzazione dell'ambiente, pianificazione territoriale, della viabilità e del trasporto provinciale. Perdendo quindi le competenze sul mercato del lavoro e l'edilizia scolastica. Ed è su questo punto che l'Upi, pur apprezzando il gesto distensivo fatto dal governo decidendo di riordinare le Province e non abolirle, ora si aspetta un confronto.

Il governo non ha quindi abolito le Province ma ne ha solo accopate molte  passando appunto da 107 a 43 e nelle competenze, visto che d’ora in avanti potranno occuparsi soltanto di Ambiente, Trasporti e Viabilità lasciando le altre competenze ai comuni. Unire due province non è semplice. si devono fondere patrimoni, armonizzare flussi finanziari, trasferire dipendenti. E’ un’impresa costosa.

 


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Carlo De Bastiani

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