Berco, salta il contratto integrativo: lavoratori pronti alla mobilitazione
Tensione alla Berco, trattativa interrotta, ora le assemblee

CASTELFRANCO VENETO / COPPARO - Le segreterie territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e le Rsu delle sedi Berco di Copparo e Castelfranco hanno convocato assemblee con i lavoratori per discutere la reazione alla decisione dell’azienda di annullare il contratto integrativo aziendale, a partire dal 1 marzo. La scelta arriva a seguito della difficile situazione economica che sta attraversando il gruppo Thyssenkrupp, aggravata da fattori globali come i conflitti internazionali e l'impennata dei costi energetici e delle materie prime. Secondo i sindacati, la decisione dell’azienda è considerata inaccettabile, poiché mina il processo di dialogo avviato nei mesi scorsi per cercare di rinegoziare il contratto integrativo e scongiurare il rischio di licenziamenti collettivi. Inoltre, la "finestra" di mobilità volontaria incentivata, proposta come soluzione per ridurre il personale, ha visto una partecipazione al di sotto delle aspettative: solo 150 lavoratori su 400 hanno aderito alla proposta.
Di seguito il testo della nota diffusa alla Segreterie Territoriali di Fim - Fiom - Uilm Ferrara RSU Berco.
“La BERCO ha già comunicato alle OO.SS territoriali e alle RSU, tramite PEC e con una video call preliminare, la disdetta del CCIA (Contratto Integrativo Aziendale) con effetto dal 1° marzo 2025. Nonostante la disponibilità delle OO.SS. ad aprire una discussione sulla rinegoziazione del contratto, l’azienda ha deciso comunque di procedere con la disdetta. Questo comportamento è inaccettabile da parte del sindacato. Nel mese di dicembre, fino al 3 gennaio 2025, le parti si sono confrontate su un’ipotesi di nuovo contratto aziendale, trovando anche una condivisione su temi importanti come ad esempio l’orario di lavoro. Sembrava aver trovato la strada per arrivare ad una intesa in tempi anche relativamente brevi. Il 3 gennaio, l’azienda ha comunicato la sua volontà di sospendere e non proseguire il confronto.
Oggi disdice il Contratto Aziendale dichiarando che non è stato possibile trovare una condivisione su un nuovo CCIA (Contratto Integrativo Aziendale), contraddicendo quanto fatto e discusso nelle settimane in cui si era svolto il confronto. È evidente che un atteggiamento del genere è irresponsabile e mina alla base qualsiasi possibilità di trovare una soluzione alla difficile crisi che sta colpendo i Lavoratori di Berco e l’azienda stessa e che avrà ripercussioni negative sull’intero territorio provinciale. L’azienda sta mettendo in atto una strategia di ricatto anche in relazione agli esuberi, chiedendo di rinunciare all’intero salario aziendale e dettando unilateralmente le condizioni per un eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali, minacciando che se il sindacato non accetta tale impostazione licenzieranno i lavoratori. Martedì 4 Febbraio in assemblea, le OO.SS insieme alle lavoratrici e ai lavoratori decideranno come rispondere a questo presa di posizione arrogante e prepotente dell’azienda".
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