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29 marzo 2024

Italia

Bersani-Renzi pace prima del voto

Appello congiunto per la serenità delle primarie:

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Bersani-Renzi pace prima del voto

ROMA - ''Matteo mi ha scritto in tweet di andare a berci un caffè insieme. Ora abbiamo qualche problema logistico, ma io vorrei rispondergli: anche un pranzo, quando c'è l'occasione''. Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, in un incontro con i sostenitori del partito nella periferia nord di Milano, risponde allo sfidante al ballottaggio di domani alle primarie del centrosinistra. ''Siamo tutti una grandissima squadra, uno squadrone'', ha aggiunto Bersani.

Ma il segretario del partito anche a Milano non risparmia frecciate a Renzi, in vista dello scontro di domani che sancirà chi tra i due sarà il candidto premier del centrosinistra: "Nel dibattito con Renzi una delle cose che mi ha preoccupato di più è la sua posizione sulla politica estera" e sul riconoscimento all'Autorità nazionale palestinese dello status di Paese osservatore non membro dell'Onu.

"Neanche la destra dice certe cose -ha affermato Pier Luigi Bersani, segretario del Pd- non si può dire che la questione israelo-palestinese non è il problema. Bisogna aiutare chi cerca la pace". "Con il voto a favore della Palestina-aggiunge- l'Italia ha ripreso la dignità di un profilo di politica estera. Abbiamo ricominciato a parlare di politica estera dopo che per dieci anni ci siamo fatti compatire e deridere".

Bersani commenta l'appoggio di Laura Puppato, arrivato a poche ore dal voto del ballottaggio: ''Ringrazio Laura. Leggo il suo sostegno come un incoraggiamento a proseguire assieme l'iniziativa sui grandi temi della sostenibilita' e della cultura ambientale che ci hanno visto lavorare assieme in questi anni e di cui il paese ha bisogno''.

E fuori dal centrosinistra? "L'Italia continua a correre il rischio di rimanere vittima di una politica personalistica, populista e demagogica. Non solo nel caso di un ritorno sulla scena di Silvio Berlusconi, ma anche del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Il segretario del Pd, spiega che "il problema del personalismo e del populismo gira ancora nelle vene e può tornare in nuove proposte politiche".

"Quando arriva da me un ragazzo del Movimento 5 Stelle -ha detto Bersani- dico 'criticami, ma discutiamo, parlami di rete e di costi della politica'. Ma gli chiedo anche: 'come puoi accettare che uno ti detti il compito senza poterlo guardare in faccia o potergli fare una domanda?". Il segretario del Pd ha sottolineato che il movimento di Grillo "è una forza che sarà in parlamento e e potrebbe anche essere una forza chiamata a governare".

Poi Bersani guarda al Pdl, in bilico tra scissione e primarie: ''Decidano di fare le Primarie. Noi non solleveremo obiezioni e prese in giro'' nel caso in cui il partito dovesse registrare una scarsa affluenza. Per Bersani ''sarebbe un segnale di salute del sistema. Anche a destra ci sono persone che hanno il diritto di votare e che vogliono partecipare alle Primarie. Ma non alle nostre Primarie - ha scherzato - ma alle loro''.

(Adnkronos/Ign)

 



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