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29 marzo 2024

Treviso

In bicicletta da Roma a Monastier: il viaggio di Anna in solitaria

Una settimana in sella alla sua due ruote: "Ho scoperto l'essenziale e a distogliere lo sguardo da ciò che non è importante"

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

In bicicletta da Roma a Monastier: il viaggio di Anna in solitaria

TREVISO - I chilometri non li ha contati. Non c’entra l’agonismo. Anna, 21 anni, è tornata a casa da sola in bicicletta perché voleva e da tempo scoprire e ritrovare tante cose, in sé e fuori di sé. E’ partita da Roma, dove studia all’Accademia internazionale di teatro, un sabato di ottobre (il 17) ed è giunta a Monastier il sabato successivo. Terni la prima tappa. Poi, su su: Perugia Arezzo Pistoia Bologna Ferrara Treviso. 90 km di media giornaliera. Primo viaggio in sella a una due ruote a pedali. Che da autodidatta si sarebbe arrangiata anche a riparare. Invece neanche una foratura. E nemmeno una goccia di pioggia

Un viaggio benedetto, si potrebbe dire. Momenti di sconforto, inevitabili: quando la fatica di faceva sentire, risalendo alcuni tratti degli Appennini. Soddisfazione e gratificazione enormi, alla fine. “Prima il lockdown; poi la didattica a distanza con l’Accademia; due mesi d’estate trascorsi a lavorare: desideravo fare questo viaggio più di ogni altra cosa” – racconta Anna, che domani ritornerà a Roma, “ma non in bicicletta”. Un itinerario costruito attingendo ai percorsi suggeriti dai gruppi di cicloturismo, fiancheggiando il più possibile quelli naturalistici, abitati da contadini al lavoro nei campi. Ma anche lungo strade più trafficate e meno sicure. Tanti gli incontri: amici reincontrati e nuove conoscenze.

Essenzialità”: la parola chiave. Essenziale il bagaglio che Anna ha caricato sulla sua bici: “Ho imparato a confezionarlo frequentando gli scout”. Essenziale poi mettere da parte gli orpelli, ciò che non è più importante, ingombra e distrae. “Quando pedali in salita pensi soltanto ad arrivare al traguardo che sta in cima. Le altre priorità svaniscono. Resta ciò che conta davvero”. Una metafora della vita. E’ cambiata un po’ quella di Anna? “Vorrei aver imparato davvero a distogliere lo sguardo da ciò che conta di meno. Vorrei continuare ad andare, meravigliandomi ogni volta di ciò che attraverso”.

 

 


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Roberto Grigoletto

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