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29 marzo 2024

Nord-Est

Il bimbo nasce down, genitori risarciti di mezzo milione di euro per omessa diagnosi

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Il bimbo nasce down, genitori risarciti di mezzo milione di euro per omessa diagnosi

Ammonta a quasi mezzo milione di euro la somma che l'Aulss 4 Veneto Orientale e l'allora primario di ostetricia e ginecologia di Portogruaro dovranno pagare per responsabilità medica conseguente all'omessa diagnosi di una malformazione genetica, in questo caso sindrome di down, del bambino di una giovane donna, poco più che ventenne, residente nel portogruarese.

 

Lo stabilisce una sentenza del Tribunale Civile di Pordenone. I fatti risalgono alla fine degli anni 2000. La battaglia giudiziaria dei genitori del piccolo, che si sono affidati agli avvocati Gianluca Liut e Ilaria Giraldo, è iniziata nel 2012 per ottenere l'accertamento della responsabilità professionale del medico e della struttura sanitaria presso cui lo stesso prestava servizio in libera professione. "All'esito della causa civile promossa - fa sapere lo studio legale della donna - è emerso che il sanitario non ha sottoposto la giovane donna agli esami di screening e alla diagnostica prenatale, né ha provato di avere dato alla paziente un’informazione adeguata ed esaustiva sugli stessi. La gestante infatti avrebbe dovuto essere informata della possibilità di sottoporsi a uno degli esami di indagine prenatale invasiva, come amniocentesi e villocentesi, con i relativi rischi ma anche con i vantaggi di una diagnosi certa".

 

Il Tribunale ha accolto la domanda di risarcimento del danno per omessa informazione ed errore medico in ordine alla diagnosi di malformazione del feto e ha liquidato sia alla madre sia al padre il danno patrimoniale da nascita indesiderata del figlio causata dall'errore medico, costituito dal costo economico maggiore di quanto necessario al mantenimento di un figlio non affetto da quella particolare malformazione.

"La fattispecie - scrive il giudice Francesco Tonon - costituisce un caso paradigmatico di lesione di un diritto della persona, di rilievo costituzionale, che indipendentemente da un danno morale o biologico, peraltro sempre possibile, impone comunque al danneggiato di condurre giorno per giorno, nelle occasioni più minute come in quelle più importanti, una vita diversa e peggiore di quella che avrebbe altrimenti condotto".

 



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