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20 aprile 2024

Vittorio Veneto

BOATI. GLI ESPERTI AI SINDACI: «FENOMENO IN DIMINUZIONE»

Circolazione di acque sotterranee e pressione tra le rocce sono le ipotesi oggi più accreditate per il fenomeno che da mesi si registra in Fadalto

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

VITTORIO VENETO - 31 comuni, dei 95 della provincia di Treviso, hanno risposto all'invito per l'incontro pubblico sui boati del Fadalto indetto ieri, mercoledì, a partire dalle 10,30 al Teatro Da Ponte di Serravalle.

Presenti 31 tra sindaci, assessori o funzionari in particolar modo dei comuni confinanti con Vittorio Veneto, ma non mancavano i rappresentanti di comuni anche più lontani, come Arcade o Meduna di Livenza. Un incontro nel quale i tecnici della Protezione Civile regionale hanno fornito dati aggiornati sul fenomeno che da alcuni mesi interessa la Val Lapisina e per il quale l'interesse ha superato ogni confine comunale.

Fenomeni, quelli dei boati accompagnati da vibrazioni del terreno registrate dalla rete di sismografi del CRS di Udine, che - ha spiegato il geologo della Regione Alberto Baglioni, - «registrano attualmente una fase stabile con una netta tendenza di diminuzione: dalla precedente media di 5/10 scosse, ora si è passati a 2 eventi al giorno».

362 le scosse registrate dai sismografi dal 26 gennaio a ieri, 8 marzo, tutte localizzate in un'area di 1,5 km di diametro a una profondità di 500/600 metri e associate a dei colpi secchi sonori della durata di 2/3 secondi. Dati, questi, che erano emersi anche nell'ultima riunione svoltasi a Marghera alla presenza dei tecnici dell'OGS di Trieste e che, hanno ribadito oggi al Da Ponte i geologi, «farebbero ipotizzare una bassa correlazione con fenomeni tettonici».


Sindaci e assessori intervenuti al Da Ponte

«Siamo moderatamente preoccupati - ha ribadito l'assessore regionale alla Protezione Civile, Daniele Stival, riportando anche il pensiero del governatore Luca Zaia e ricordando come questo sia un territorio classificato in zona sismica 2 - e dobbiamo essere pronti per un'eventualità sismica. Solo con il monitoraggio completo del territorio possiamo trasmettere tranquillità ai nostri cittadini». Vigilanza del territorio che è stata ribadita anche dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Agatino Carrolo: «Il rischio sismico c'è e nessuno lo nega - ha ribadito agli amministratori presenti - e i concetti di autoprotezione e prevenzione devono entrare nella cultura di ogni cittadino».

«Questo fenomeno - ha sottolineato l'ingegner Tonellato della Protezione Civile regionale - deve essere assolutamente monitorato e tenuto sotto controllo». La guardia, dunque, sul territorio non viene abbassata: seppur il fenomeno registri una diminuzione, continua il monitoraggio da parte dei 14 sismografi presenti sul territorio.

Anche il terremoto registrato nelle prime ore di domenica scorsa, di magnitudo 1,7, verrà considerato per capire se la natura dell'evento, essendo questo di tipo tettonico, possa o meno cambiare la visione generale del fenomeno dei boati. «Ad oggi - ha spiegato Baglioni riferendosi alla scossa di domenica - nulla fa trasparire che si passi ad una sequenza sismica».

Tra le autorità presenti l'assessore regionale Stival, il presidente della provincia Muraro, l'assessore provinciale Lorenzon oltre ai geologi della Protezione Civile regionale

Dunque, le ipotesi considerate dagli esperti farebbero ricondurre il fenomeno dei boati del Fadalto alla circolazione di fluidi nel sottosuolo, conseguenza delle abbondanti piogge dello scorso autunno, e alla micro-sismicità indotta da una variazione di pressione tra le rocce. Due ipotesi che erano state evidenziate dai tecnici anche nei precedenti incontri e che oggi trovano ancora conferma dai dati registrati.

Ai sindaci presenti il Comandante dei Vigili del Fuoco Carrolo ha lanciato un invito: quello di organizzare degli incontri pubblici per la popolazione per illustrare i piani comunali di Protezione Civile e i possibili rischi del territorio. Da parte della Regione la promessa di una pianificazione più articolata per far fronte ai vari scenari di rischio che non conoscono i confini comunali.

Guarda il video de La Tenda TV ->>>

 


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