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25 aprile 2024

Nord-Est

Il Bollettino della Vittoria conquista Padova

La mostra curata da Sintesi&Cultura di Vittorio Veneto accolta dal Museo della Terza Armata

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Il Bollettino della Vittoria conquista Padova

PADOVA - Per uno strano scherzo del destino, a poco più di un mese di distanza dal trasferimento da Vittorio Veneto a Padova del 1° Comando Forze di Difesa (ora Comando Forze di Difesa Interregionale Nord) arriva a Padova anche la mostra “N. 1268 - Bollettino della Vittoria”, curata da Sintesi&Cultura e già esposta un anno fa presso il Municipio di Vittorio Veneto.

Forte di un legame ancora saldo con la Città di Vittorio Veneto, il Comandante del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord, Generale di C.A. Bruno Stano, dopo la cerimonia interforze in onore della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate a Padova, parteciperà all’inaugurazione della mostra, che si terrà a Villa Giusti, sempre a Padova, luogo ove venne siglato l’armistizio e sancita la fine della Grande Guerra sul fronte italiano.

Dopo l’evento inaugurale previsto per oggi a Villa Giusti, dal 5 al 30 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.30, presso il Museo Storico della Terza Armata, in via Altinate a Padova, sarà visitabile la mostra che propone un’analisi filologica di ogni frase e illustra con immagini d’epoca i diversi contesti, i luoghi e i personaggi del Bollettino n. 1268, noto come il Bollettino della Vittoria, uno dei simboli della Grande Guerra.

La mostra sul Bollettino della Vittoria arricchisce, così, il già nutrito patrimonio repertoriale e, soprattutto, documentale offerto ai visitatori dal Museo della “Invitta” Terza Armata (quella che difese il Carso e il basso Piave durante la Grande Guerra) abilmente e amorevolmente curato dal Direttore, Col. Franco Annecchini (in foto) e dal 1° M.llo Santoro, e che, a breve, si arricchirà di ulteriori cimeli provenienti da disciolti enti militari trevigiani. Costituito quasi per intero con donazioni di privati, in primis della famiglia Savoia che ne determinò il nucleo iniziale, il Museo è un raro esempio di apertura alla multimedialità, pur nelle ristrettezze economiche del momento (con due totem dai quali è possibile accedere agevolmente all’intero patrimonio di documenti e video del museo).

 

Moltissimi sono i documenti di valore storico rilevante qui conservati: uno degli esemplari originali dell’Armistizio di Villa Giusti, l’ultimo Bollettino del Gen. Cadorna in qualità di Capo del Comando Supremo del Regio Esercito ed il primo del suo successore, Gen. Diaz, il telegramma originale col quale il Gen. Diaz comunicò alla Nazione la morte di Francesco Baracca e le firme di 60.000 combattenti della III Armata, tra le quali figurano quelle di personaggi come Giuseppe Ungaretti o Benito Mussolini, donate al Comandante, Emanuele Filiberto di Savoia, Duca D’Aosta. Una vera chicca, soprattutto se si pensa all’epoca cui risale, è la collezione di 300 lastre stereoscopiche che rappresentano, con una profondità spaziale sorprendente, scene di vita militare della Grande Guerra.

BDN

 


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