BORGHI E UN VOLO INFINITO
L’ex primatista italiano di salto in alto domenica correrà a Treviso la sua prima 42 chilometri
TREVISO - Dal salto in alto alla maratona. Le strade della passione sono proprie infinite. Paolo Borghi, ex primatista italiano assoluto di salto in alto (2.28 il 25 maggio 1980 a Santa Lucia di Piave, nello stesso giorno in cui a Eberstadt il polacco Wszola portava il record mondiale a 2.35), domenica sarà al via della Treviso Marathon, la prima 42 km della sua seconda carriera sportiva.
“E’ un appuntamento che inseguo da almeno un anno – spiega Borghi, che ha vestito 13 volte la maglia azzurra ed era in pedana anche all’Olimpiade di Mosca -. Avrei dovuto correre la maratona del 2010, ma mi sono infortunato alla vigilia. Lo stesso a novembre, a Firenze.
Evidentemente era destino che debuttassi a Treviso”. Borghi, che oggi ha 49 anni, è nato a Spresiano, uno dei nove Comuni toccati dalla maratona trevigiana.
Il suo record ha appena festeggiato trent’anni e quel 2.28, durato solo una quarantina di giorni come primato italiano assoluto (sino al 2.29 realizzato il 5 luglio, a Pisa, dal friulano Di Giorgio), ha ancora un posto negli annali come primato nazionale juniores.
“Sarebbe il momento di batterlo, quasi quasi faccio il tifo perché avvenga, ma non credo sarà tanto presto. Giovani in grado di saltare quella misura, non ne vedo”.
L’obiettivo della sua Treviso Marathon? “Il talento del saltatore in alto è ben diverso da quello richiesto per correre una maratona. E io, come podista, sono abbastanza scarso. Mi accontenterei di arrivare al traguardo, magari sotto le 5 ore. Dico la verità: più che emozionato, sono preoccupato. Quarantadue chilometri sono sempre quarantadue chilometri”.
Curiosità: uno dei principali candidati alla vittoria nella prossima Treviso Marathon, il biellese Francesco Bona, è arrivato all’atletica portato dallo zio, Gianni Davito, un altro grande saltatore in alto dell’epoca di Borghi.
“Lui aveva qualche anno in più di me, ma le nostre misure, per un certo periodo, sono state simili: 2.27-2.28. Ci frequentavamo nei raduni e in azzurro. Lo ricordo con simpatia”. Le strade della maratona sono proprio infinite.