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29 marzo 2024

Politica

Boschi in cattedra alla Normale, scoppia la bufera

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Boschi in cattedra alla Normale, scoppia la bufera

Salirà in cattedra oggi alla Scuola Normale Superiore di Pisa per affrontare il tema dei diritti della persona, in occasione della giornata mondiale contro le mutilazioni femminile. Eppure, la presenza di Maria Elena Boschi, ex ministra delle Riforme e attualmente sottosegretario di Stato con delega alle Pari Opportunità, è già stata bollata in rete come "vergognosa" da decine di utenti, indignati con l'ateneo per aver invitato l'ex ministra alla conferenza intitolata 'La nuova frontiera dei diritti'. "Un tempo la Normale di Pisa era il vertice quasi mitico dell'istruzione in Italia. Adesso invitano a parlare la Boschi" si legge tra i commenti al post pubblicato sulla pagina Facebook dell'ateneo, e ancora: "A parte il ruolo istituzionale che si è trovata ad avere, non mi pare che abbia un curriculum da Normale" scrive qualcun altro. "Con l'occasione verrà proiettato il film 'Mio Dio come sono caduta in basso'" aggiunge ironico un utente, mentre un ex studente dell'ateneo tuona stizzito: "Per favore non fatela parlare altrimenti non potrò più vantarmi di essermi laureato sulle sponde dell'Arno".

L'incontro che si svolgerà oggi alle 17.30 presso la Sala Azzurra del Palazzo della Carovana, si pone "in una prospettiva contemporanea e con uno sguardo al futuro", come si legge sul sito della Scuola. E mentre qualcuno suggerisce a Boschi di "ripensarci, sul serio" e non presentarsi alla conferenza, c'è anche chi, per placare la polemica, asserisce che in fondo, non c'è problema e che "basterà non andare a sentirla".

Tra i tanti commenti al vetriolo, spunta poi una citazione tratta dalla 'Dialettica dell'Illuminismo' di Adorno e Horkheimer, scritta da un insegnante dell'Università di Firenze: "Un tempo essi firmavano le loro lettere, come Kant e Hume, 'servo umilissimo', e intanto minavano le basi del trono e dell'altare. Oggi danno del tu ai capi di governo e sono sottomessi, in tutti i loro impulsi artistici, al giudizio dei loro principali illetterati".

 



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