VITTORIO VENETO - Il consigliere del PD Adriano Botteon scrive al collega di Forza Vittorio, Alessandro Valenti, affinchè valuti il valore di partecipazione democratica rappresentato dai consigli di quartiere.

Scrive a Valenti, perdona che ritiene «dotata di ragionevolezza ed assoluta autonomia decisionale» perchè, in occasione della riunione della prima commissione di giovedì prossimo, potrebbe rappresentare l'ago della bilancia nella discussione che avrà per oggetto proprio la modifica dell'articolo dello statuto comunale che disciplina i consigli di quartiere.

«Non credo - scrive Botteon a Valenti - che esistano in Italia e al mondo enti, associazioni o aziende che scelgano di rinunciare al contributo gratuito di idee e azioni da parte di così tante persone, come si appresta a fare il comune con la soppressione dei quartieri. Quasi cinquanta persone tra presidenti e consiglieri - continua - tra esse persone degna di massima stima, tutti senza compenso a servizio della città».

«Possibile - chiude Botteon - rinunciare a tutto questo solo per alcune dichiarazioni o attività ritenute dall'amministrazione o politicamente sconvenienti?».

«Sto raccogliendo i dati per capire se si tratti di un organismo necessario - ribatte il consigliere di Forza Vittorio, Alessandro Valenti (in foto a lato) - questo perchè, se mi guardo attorno, non trovo i consigli di quartiere in altri comuni. Non è che il consigliere comunale possa svolgere questa funzione?».

Valenti, riferendosi al programma elettorale, ripropone oggi l'ufficio dei consiglieri comunali: «Il consiglio comunale nella sua interezza - spiega - può raccogliere le istanze dei cittadini ed evitare così che si crei una istituzione che è contro l'amministrazione».

Alla riunione di giovedì 3 marzo Alessandro Valenti dice che arriverà «libero da qualsiasi condizionamento» anche se esclude che i consigli di quartiere siano necessari in via esclusiva. «Si tratta di un organismo - chiude il consigliere di Forza Vittorio - che oggi può essere messo in discussione». E in sede di commissione Valenti proporrà ai colleghi l'istituzione dell'ufficio del consiglio comunale.