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18 aprile 2024

Treviso

Calano i ricoveri, dal 1 febbraio riparte l’attività ospedaliera. Ecco cosa fare

Da recuperare 24mila visite e interventi. Per le prestazioni sospese nei mesi scorsi sarà l'Ulss2 a contattare il cittadino

| Isabella Loschi |

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ospedale di Treviso

TREVISO - Cala la curva dei contagi e con essa anche quella dei ricoveri nella Marca. Ad oggi sono 212 i pazienti positivi al Covid rivoerati in area non critica negli ospedali trevigiani. Circa la metà rispetto a poche settimane fa quando erano oltre 400. Anche nelle terapie intensive dell’Ulss2 i posti letto occupati sono 28 e 20 sono liberi.

Inoltre da qualche giorno l’ospedale di Conegliano è Covid-free e dalla prossima settimana lo sarà anche quello di Oderzo. L’ottimismo è prudente ma gli ospedali si stanno svuotando.

Per questo l’Ulss2 ha annunciato la ripresa delle prestazioni non urgenti extra Covid degli ospedali, a partire dalle visite, gli interventi chirurgici e in generale delle prestazioni ospedaliere bloccate dalle scorso 10 novembre. Da recuperare ci sono 13.355 prestazioni ambulatoriali programmate, tra visite ed esami, soprattutto di radiologia, e 11.584 interventi chirurgici rinviati negli ultimi due mesi e mezzo perché non urgenti. Da lunedì 1 febbraio quindi i centralini Cup saranno di nuovo attivi per ricevere nuove prenotazioni. Per questo l’azienda ospedaliera al lavoro per implementare il personale per affrontare il grande numero di richieste che arriveranno dalla prossima settimana.

“Chiediamo agli utenti di avere un pò di pazienza - aggiunge il direttore generale Francesco Benazzi - L’invito è di non concentrare tutte le telefonate nella mattina di lunedì e di non rifiutare eventuali prenotazioni nelle strutture private accreditate per fare la visista in ospedale, altrimenti si finisce in fondo alla lista”. Inoltre, chi nei mesi scorsi si è visto annullare, a causa del Covid, la visita programmata o era in attesa di richiamata dall’Ulss2 non deve chiamare il Cup. Ma sarà il personale dell’Ulss2 a richiamare il cittadino. Quindi devono chiamare il Cup solo coloro che hanno una nuova impegnativa, fatta dopo la ripresa delle attività”.

 


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Isabella Loschi

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