CALDO, AFOSO E TENACE
Da sabato deciso aumento termico e caldo intenso
Ci siamo.
Dopo aprile, maggio e la prima metà di giugno caratterizzati da temperature quasi sempre in linea con il periodo, e a tratti un pò al di sotto con precipitazioni finalmente abbondanti ma mai estreme, è il tempo della prima vera e seria ondata di calore, proveniente, non a caso, dal nord Africa.
Già in queste ore dopo le ultime note di instabilità il tempo è del tutto ristabilito e il fresco pungente dei giorni scorsi è quasi dimenticato: un promontorio di alta pressione sta infatti rafforzandosi da sudovest, e sarà ulteriormente alimentato da aria molto calda nei prossimi giorni, che ci porterà a vivere una vera e propria ondata di calore.
Sentiremo molto la differenza con i giorni scorsi, e come si accennava nel precedente articolo, anche quest'anno giugno ha fatto la doppia figura, con un inizio decisamente instabile seguito da una seconda parte del tutto opposta.
Già si parla (anzi, si stra-parla) di ondate di calore estreme, di record (ancora prima che la colonnina di mercurio inizi a salire...) e compagnia bella: del resto, bisogna pur distogliere l'attenzione della gente dai problemi reali giusto? Ed ecco allora servito il piatto, come spesso purtroppo abbiamo visto in passato e anche quando si trattava del freddo.
La realtà è che avremo più giorni (probabilmente almeno 7-10) in cui una robusta alta pressione subtropicale si stabilirà sul Mediterraneo, apportando temperature elevate (massime superiori a 30°C, con punte verso i 35°C) ma soprattutto molta afa, per cui sulle nostre zone il caldo verrà classificato come "afoso" e non "torrido", che al contrario denota una scarsa presenza di umidità e sarà la modalità in cui l'anticiclone si manifesterà al sud Italia.
In questa mappa a 500hPa per mercoledì prossimo vediamo bene come in Atlantico vi siano basse pressioni (colori tra verde e arancio), mentre dall'Africa parte una spinta anticiclonica (colore rosso) che si spinge fin verso la Russia. In tal modo le zone del nord Italia restano sulla parte più occidentale del sistema, e risentono di un flusso umido che renderà particolarmente poco sopportabile il caldo
E' questa una tipica configurazione estiva che apporta ondate di calore anche prolungate, ed è una situazione che ha caratterizzato tutta la stagione invernale scorsa; da quasi tre mesi non si ripresentava, vedremo (ma speriamo vivamente di no) se è il segno di una ripresa dell'anomalia di cui abbiamo tanto parlato oppure se è solo una fase temporanea. Certo è che almeno fino al 23-25 giugno si soffrirà, alcuni temporali anche molto forti si svilupperanno sulle montagne, più Dolomiti che prealpi, con grandinate tipiche di queste condizioni estive.
Il tempo quindi vedrà stabilità per molti giorni, caldo e afa non molleranno, pertanto chi è al mare o in montagna potrà dirsi fortunato, per gli altri cominciano i bagni di sudore, specie di notte.
Vedremo oltretutto quali saranno i valori massimi raggiunti, sulla carta questa disposizione è molto simile a tante altre già avvenute quindi ad oggi non è pensabile che si raggiungano diffusamente record di temperatura (consideriamo inoltre che il terreno molto bagnato e la conseguente massiccia evaporazione ridurranno per un pò l'aumento termico...). Acqua sempre a portata di mano e... buona sofferenza!