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29 marzo 2024

Benessere

Cannabis terapeutica, in Toscana via libera alla legge

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Cannabis terapeutica, in Toscana via libera alla legge

Via libera dell'Aula del Consiglio regionale della Toscana alla proposta di legge sulle 'Disposizioni organizzative relative all'utilizzo di talune tipologie di farmaci nell'ambito del Servizio sanitario regionale', che va a modificare la legge regionale del 2012, superando alcune problematiche originarie.

In tema di farmaci cannabinoidi, la proposta di modifica - prima firmataria Monica Sgherri (capogruppo Rc-Ci) - riguarda in particolare la prescrizione, con oneri a carico del Servizio sanitario regionale, non solo da parte dei medici specialisti, ma anche di medicina generale, sulla base di un piano redatto dallo specialista. Per ridurre il costo si prevedono inoltre convenzioni con centri e istituti autorizzati alla produzione o alla preparazione dei medicinali.

Illustrando l'atto il presidente della Commissione Sanità e politiche sociali Marco Remaschi (Pd), dopo aver ricordato il lavoro svolto dagli uffici e le consultazioni partecipate, si è soffermato sui risultati positivi conseguenti all'utilizzo di questi farmaci; sulle ultime linee-guida della Giunta regionale che vanno nella direzione della proposta di legge consiliare; sul diritto alla salute, che passa anche dalla possibilità di rendere più semplice usufruire di talune tipologie di farmaci, accennando alla sperimentazione del progetto pilota, per produrre in Toscana questo tipo di farmaci.

"Tutti aspetti che vanno nel senso giusto e affrontano il problema con puntualità - ha concluso Remaschi - nella consapevolezza di dover eventualmente reintervenire". Giovanni Donzelli (FdI), partendo dal concetto che "tutte le droghe fanno male", ha invitato a "non usare i malati per far passare dalla finestra ciò che non passa dalla porta, ovvero la liberalizzazione delle droghe leggere".

Di ben altro avviso il consigliere Marco Taradash (Ncd): "Basta con la propaganda, il tema della legalizzazione non c'entra niente, si sta parlando di una sperimentazione che va incontro ai malati". Sulla stessa lunghezza d'onda Sgherri: "Tale aggiornamento - ha precisato - non scalfisce i cardini della legge, visto che la prescrizione viene fatta dal medico specialista".

Il vicepresidente della Commissione Sanità, Stefano Mugnai (FI), esprimendo il proprio "imbarazzo" e sottolineando che "non possono essere i Consigli regionali a stabilire le cure per i cittadini", ha annunciato il voto di astensione. "Non solo questa è una legge giusta - ha esordito Gabriele Chiurli (Gruppo misto) - ma va incontro a chi soffre e ha bisogno di determinate cure".

Così anche la consigliera Lucia Matergi (Pd): "L'impronta della Toscana è quella della vicinanza e della voglia di abbattere barriere burocratiche e ideologiche, per rispondere ai malati, all'interno di un percorso di soluzione del dolore".

 



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