Cappella Maggiore, "opposizione censurata, le nostre mozioni non discusse in consiglio"
La denuncia delle minoranza, che non ha visto i propri documenti inseriti nell'ordine del giorno
CAPPELLA MAGGIORE - Si sente censurata l’opposizione di Cappella Maggiore. Con una nota diffusa dal consigliere comunale Giacinto Da Ros, la minoranza ha reso noto che le mozioni e le interrogazioni presentate il 6 e 7 novembre non sono state discusse in consiglio. All’ordine del giorno del 28 novembre non compaiono infatti né la mozione sul regolamento di polizia rurale, né la mozione e l’interrogazione riguardanti le associazioni del paese.
“Il sindaco ci ha detto che la mozione sul regolamento comunale di polizia rurale, riguardante la gestione dell’utilizzo di fitofarmaci, non è ammissibile, in quanto la materia è di competenza della commissione ambiente e approderà in aula solo per la votazione di ratifica” riporta Da Ros. Stessa sorte è toccata alle istanze presentate dalla minoranza a proposito delle associazioni.
“Il sindaco ha dichiarato che la mozione e l’interrogazione sono state superate dagli eventi verificatisi nel frattempo, portando a conferma di ciò il fatto che c’era stato un incontro con le associazioni qualche giorno prima e un altro era programmato per dicembre – informano i consiglieri di minoranza - Ma questi due incontri si riferiscono esclusivamente a problemi di sicurezza sorti dopo i fatti di giugno a Torino per la finale di Champions League.
Noi avevamo chiesto ben altro: che fossero analizzati i problemi di collaborazione tra alcune di loro. Problemi che hanno portato nel corso del 2017 a manifestazioni che si accavallavano o che si ripetevano quasi uguali a breve distanza con pesanti limitazioni della viabilità. Sembra evidente che, approfittando delle tre settimane di tempo intercorse tra la presentazione dei nostri documenti e il consiglio comunale, si siano inseriti insediamenti e riunioni per evitare il confronto con l’opposizione, su argomenti che stanno molto a cuore ai cittadini di Cappella Maggiore.
Che ne sarà delle prossime interrogazioni, interpellanze o mozioni che presenteremo in futuro? Ci saranno sempre eventi che le renderanno non presentabili? Vogliamo censurare il lavoro dell’opposizione?” Nessuna apertura, quindi, nemmeno sull’uso degli irroratori a tunnel per il recupero delle derive dei pesticidi: era uno dei punti – il più importante – della mozione presentata dall’opposizione. “In paese c’è un “muro contro muro” tra produttori e quella fascia di cittadini che hanno la convinzione che la coltivazione intensiva della vite sia la causa dei loro problemi” dichiara Da Ros.