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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Capriolo sbranato in Fadalto. Lince o lupo

Solo le analisi potranno stabilirlo

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Capriolo sbranato

VITTORIO VENETO. La carcassa di un capriolo, ucciso e poi sbranato, è stata rinvenuta mercoledì in Fadalto, vicino al cimitero. Ad ucciderlo, potrebbe essere stato un lupo o una lince. Solo le analisi in corso su ciò che resta di quell’animale potranno stabilire chi lo abbia ucciso. Certo è che lupi o linci ma si erano spinti così vicini ad un centro abitato a Vittorio Veneto. E la notizia del rinvenimento ha fatto subito il giro della Val Lapisina.

«Mercoledì mattina la mia compagna è uscita con i bambini a fare una passeggiata e si è diretta verso il cimitero e lì vicino ha notato un capriolo sbranato - – racconta Raffaele Rocchetto che abita a Fadalto Alto –. Mi ha subito avvisato, inviandomi anche una foto. Ho provveduto a chiamare i carabinieri, dicendo che ipotizzavo che quel capriolo fosse stato ucciso da un lupo, visto che pochi giorni prima c’erano state delle segnalazioni in Alpago. I carabinieri hanno interessato un guardacaccia che è giunto sul posto. Prima mi ha detto che poteva esser stata una lince ad aggredire il capriolo poi, viste le ferite, non ha avuto dubbi che ad ucciderlo sia stato un lupo».

Più cauti i cacciatori: potrebbe essersi trattato di una lince. «Il lupo solitamente, una volta presa la preda, la porta nel bosco e dopo averla aperta non ne mangia le interiora, mentre nel capriolo rinvenuto in Fadalto sono stati mangiati polmone e cuore e questo è più tipico di una lince, animale che tra il bellunese e il trevigiano è presente – dice Lino Piccin, presidente dei cacciatori del comprensorio 32 -. Saranno comunque le analisi sui segni lasciati dalle unghie e dai morsi a definire quale bestia abbia ucciso quel capriolo».

La carcassa è stata subito rimossa dall’incaricato della Provincia di Treviso. Ora saranno eseguite le verifiche del caso.

«È noto che in cima al Visentin ci siano dei lupi – dice il consigliere comunale Bruno Fasan che risiede da sempre in Val Lapisina – e dal Visentin al Fadalto un lupo scende in una decina di minuti. E tra neve e siccità, non trovando cibo, molti caprioli e cervi sono pure scesi in valle. Personalmente non ho ricordo di lupi in Fadalto, non ne ho mai sentito parlare». Claudia Borsoi

 



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