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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

IN CARCERE LO STALKER CHE PERSEGUITAVA EX MOGLIE E FIGLIO

Condanna esecutiva per Salvatore Abbatematteo

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

IN CARCERE LO STALKER CHE PERSEGUITAVA EX MOGLIE E FIGLIO

Arrestato e condotto in carcere lo stalker di Colle Umberto. Salvatore Abbatematteo, 37enne operaio e pugliese è stata arrestato questa mattina dai Carabinieri di Vittorio Veneto. Deve scontare una condanna a 3 anni e 6 mesi inflittagli dal Tribunale di Treviso.

Almeno per qualche anno, l’ex moglie e il figlioletto potranno stare tranquilli. Solo la detenzione, infatti, sembra poter placare l’ossessione che Salvatore Abbatematteo ha nei confronti dell’ex compagna e del loro figlio, di appena 7 anni. Il 37enne, operaio di origini pugliesi residenti a Colle Umberto, è stato arrestato questa mattina in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Treviso che lo scorso settembre lo ha processato per le accuse di violenza sessuale, maltrattamenti e percosse e lo ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione.

Condanna arrivata alla fine di un vero e proprio calvario per la moglie e il figlio, da anni vessati dai maltrattamenti dell’uomo iniziati quando erano ancora sposati. La donna dopo la separazione si era trasferita a vivere a Vittorio Veneto, ma la lontananza non è servita a nulla. Abbatematteo, nonostante le denunce della ex e le diffide del tribunale ad avvicinarsi a lei e al figlio, era tornato varie volte ad importunarli. Un’escalation di persecuzione, culminata nel luglio 2009 quando il 37enne, si era introdotto nell’abitazione della compagna ed aveva dato in escandescenze. La donna aveva chiesto l’intervento dei militari dell’arma e l’operaio era stato arrestato. All’uomo, scarcerato qualche giorno dopo ma gli erano stati inflitti provvedimenti ancora più restrittivi che gli intimavano di stare lontano dai suoi familiari. Anche in quel caso, però, l’intervento del Tribunale non era servito a nulla e l’uomo aveva subito riavvicinato la donna costringendola a chiedere ancora una volta aiuto. A quel punto il Gip del Tribunale di Treviso, valutato lo stato dei fatti, aveva emesso un provvedimento di cattura e contestualmente ne aveva disposto gli arresti domiciliari presso l’abitazione di Colle Umberto. Ad agosto un nuovo fermo per evasione, che gli era costato un altro giorno di carcere.

Dopo quel momento la situazione sembrava essere migliorata, ma solo temporaneamente. A febbraio l’uomo aveva ricominciato ad importunare l’ex moglie e il figlio. Questa mattina l’arresto e il trasferimento in carcere dove rimarrà fino al 2013.

“Una vicenda familiare davvero drammatica – commenta il capitano dei Carabinieri di Vittorio Veneto che dall’inizio ha seguito il caso -, che sembra potersi risolvere solo con la detenzione dell’uomo. E’ un caso grave, ma ce ne sono molti e per questo rinnovo l’invito alle persone che soffrono per questi reati, cosiddetti “domestici” a denunciarli. In alcuni casi basta una diffida a risolvere le situazioni, in altri servono interventi più forti. Ma oggi c’è una legge che tutela queste vittime ed è bene farla funzionare”.

 


| modificato il:

Milvana Citter

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