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18 aprile 2024

Treviso

Carenza di medici negli ospedali trevigiani, Zaia: “Una delibera per nuove assunzioni”

Mancano 1.300 medici in Veneto e 56.000 in Italia

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Carenza di medici negli ospedali trevigiani, Zaia: “Una delibera per nuove assunzioni”

TREVISO - “La prossima settimana porteremo avanti, in un contesto non facile, una delibera innovativa per affrontare la mancanza di medici negli ospedali”.

Lo ha detto lunedì il governatore Luca Zaia a Treviso per inaugurare il nuovo Centro per l’Incontinenza. “Il contenuto specifico sarà reso noto alla pubblicazione ma anticipo che cercherà di dare una risposta alla vera emergenza degli ospedali che è la mancanza di medici. Mancano 1.300 medici in Veneto e 56.000 in Italia, il provvedimento cercherà di forzare un po’ il fronte in un momento di difficoltà che rischia di diventare tragico”.

“La difficoltà è reale - ha spiegato Zaia– la richiesta di cure è sempre più di qualità e sempre più in aumento. Abbiamo medici che fanno un lavoro eccezionale ma è pur vero che solo con più professionisti possiamo dare più risposte. L’organico dei medici nella nostra Regione è diminuito di 250 unità su 11.000 in questi ultimi anni, quindi sfatiamo un dubbio: non è la Regione che non assume, ma si tratta della conseguenza di una errata programmazione degli accessi alle facoltà di medicina e della carenza di borse di studio di specialità. Mancano medici perché ci troviamo in un contesto in cui la difficoltà è trovare i medici; con un concorso per 80 da destinare al pronto soccorso siamo riusciti ad assumerne tre perché non se ne sono proprio presentati. Le borse di studio non sono dunque sufficienti, ma soprattutto, c’è il problema che in Italia la laurea non apre le porte della professione come negli altri paesi. I nostri laureati entrano nel mercato del lavoro cinque anni dopo i loro colleghi europei".

"La delibera porterà tante novità, forse anche contestazioni e ricorsi, ma abbiamo il dovere di intervenire in una situazione nazionale che se non cambia è la via migliore per chiudere punti nascita e reparti”.

 



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