Marta Casarin

TREVISO - “Il problema della carenza di organico all’interno degli ospedali trevigiani rimane anche se mascherata da una riorganizzazione che non risolve la situazione critica vissuta quotidianamente dal personale sanitario”. Così il sindacato Fp Cgil di Treviso replica al direttore generale dell’Ulss2 che ha criticato il sindacato per le posizioni espresse in merito alla mancata programmazione e organizzazione del personale per sopperire alla mancanza di 95 lavoratori sospesi dal servizio perché non vaccinati.

L’Ulss2, per tamponare le carenze di organico in attesa delle nuove assunzioni, ha previsto una serie di tagli e riorganizzazione dei servizi nei distretti di Treviso-Oderzo e Castelfranco-Montebelluna, tra cui la chiusura di alcuni posti letto in alcuni reparti come neurologia e nefrologia, la rimodulazione delle ferie e dei turni degli operatori sanitari.

“Il direttore generale non dovrebbe spiegare a noi la riorganizzazione che ha fatto all’interno dell’Ulss - ribatte Marta Casarin segretaria generale Fp Cgil Treviso - ma la dovrebbe spiegare a quei lavoratori che quotidianamente svolgono il servizio, quegli stessi lavoratori ai quali sono state bloccate le ferie, che fanno turni anche di 12 ore di lavoro e vengono scambiati di reparto. Noi Sono mesi che denunciamo questa situazione e ci aspettavamo delle risposte concrete invece che una sterile polemica”.

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