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19 aprile 2024

Treviso

Caro carburante, autotrasportatori: "Dal governo misure insufficienti, il 4 aprile fermiamo i mezzi"

"Gli sconti annunciati tra 0,15/0,20 centesimi sulle accise non bastano"

| Isabella Loschi |

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autotrasportatori

TREVISO - La corda si è spezzata. Il tavolo di confronto aperto, da diverse settimane, tra le associazioni di trasporto - riunite nella sigla Unatras - e i rappresentanti del governo sulla questione dei sostegni al settore e del contrasto ai rincari dei carburanti non ha dato i risultati sperati.
L'incontro del 15 marzo con il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, al quale ha partecipato la viceministra Teresa Bellanova, ha infatti lasciato insoddisfatti i rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno quindi confermato il blocco dei mezzi dal 4 aprile, se non ci saranno interventi risolutivi.

“Per quanto apprezzabili, le proposte avanzate dal ministero sono apparse più come dichiarazioni di intenti che veri e propri provvedimenti decisivi e gli sconti annunciati tra 0,15/0,20 centesimi sulle accise non bastano, per le imprese ci vogliono misure eccezionali - commenta in una nota il presidente di Casartigiani Veneto Franco Storer -. Serve un intervento deciso del governo per calmierare i prezzi e fissare un tetto massimo al costo del carburante”.

A poco è valso lo stanziamento da 80 milioni di euro complessivi approvato a inizio marzo con le integrazioni al decreto Energia che hanno previsto agevolazioni per le tariffe autostradali, la deducibilità delle spese forfettarie e il credito d'imposta per l'acquisto dell'AdBlue, interventi che non daranno effetti immediati come invece la categoria chiede.
Le proposte di Casartigiani non possono quindi che essere orientate in primo luogo al contenimento dell’impennata dei costi energetici poiché l’insostenibile aumento contestuale del prezzo del gas, dell’energia elettrica e del petrolio costituisce un freno al sistema produttivo e a cascata danneggia tutte le filiere, con aumento dell’inflazione e conseguente riduzione dei consumi da parte dei cittadini. Inoltre, il costante, e ormai insostenibile, aumento del costo del carburante ha determinato una situazione imprevista e ingestibile per le imprese della filiera logistica.

I provvedimenti previsti non sono sufficienti a compensare gli aumenti vertiginosi sui carburanti che stanno letteralmente mettendo in ginocchio le oltre 14mila imprese (Trasporto merci-BusOperator-Ncc-Taxi-Logistica) in Veneto che danno lavoro a più di 86mila addetti” – dice Luca Luppi, presidente di Casartigiani Verona e vice-presidente regionale -. Tale situazione è diventata insostenibile e rischia seriamente di compromettere la sopravvivenza stessa delle imprese”.

“E' indispensabile prevedere una misura emergenziale quale l'istituzione di un credito d’imposta sul prezzo industriale del gasolio - dicono Storer e Luppi -. L’autotrasporto è un comparto strategico per l’economia italiana, considerato che nel nostro Paese oltre l’80% delle merci viaggia su gomma. Non possiamo permetterci di voltare le spalle ad un settore che è vitale per il nostro Paese”.

 


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