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25 aprile 2024

Treviso

La casa per le donne vittime di violenza di Treviso senza finanziamenti

Aperta una petizione per chiedere ai sindaci di finanziare le attività della casa rifugio per il 2019

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La casa per le donne vittime di violenza di Treviso senza finanziamenti

TREVISO - Una petizione per salvare la casa rifugio di Treviso per le donne vittime di violenza. L'iniziativa, lanciata da Luigi Calesso di Coalizione Civica, è rivolta ai sindaci della Marca.

“Il finanziamento regionale che ha consentito l'apertura della casa per donne vittime di violenza a Treviso si esaurirà con la fine del 2018 - spiega - La casa rifugio è un elemento essenziale del percorso necessario per consentire alle donne che ne sono vittime di uscire dal tunnel della violenza domestica E' in queste case protette che queste donne trovano alloggio ed assistenza per sé e per i loro figli. In alcuni casi la possibilità di accedere a questo tipo di struttura ha significato per le donne la differenza tra la morte e la vita”. Per consentire la prosecuzione nel 2019 dell'attività di questa struttura essenziale per la tutela delle donne vittime di violenze sono necessari fondi per 80.000 euro.

Calesso, con una petizione su Change.org che ha già superato le 120 sottoscrizioni, chiede ai sindaci dei Comuni dell'ex-Ulss 9 di Treviso (Arcade, Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Fontanelle, Gorgo al Monticano, Istrana, Mansuè, Maserada sul Piave, Meduna di Livenza, Mogliano Veneto, Monastier, Morgano, Motta di Livenza, Oderzo, Ormelle,  Paese, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Portobuffolè, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, Salgareda, San Biagio di Callalta, San Polo di Piave, Silea, Spresiano, Treviso, Villorba, Zenson di Piave, Zero Branco) di destinare una parte della spesa per l'ambito sociale dei bilanci delle loro amministrazioni comunali al finanziamento per il prossimo anno della casa rifugio.

“Siamo certi che l'entità complessiva dei fondi necessari, suddivisa tra tutti i comuni, sia tale da non pesare eccessivamente sul loro bilancio. Il momento, tra l'altro, è favorevole perché i bilanci preventivi per il 2019 dei comuni sono in fase di predisposizione e, quindi, può essere facilmente inserito la quota di finanziamento di ciascun Comune per la prosecuzione del servizio della casa rifugio”.

 



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