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25 aprile 2024

Treviso

Case di riposo: nella Marca contagiate il novanta per cento

Ieri mattina presidio dei sindacati a Marghera: "Rsa sguarnite di infermieri che vanno a lavorare nelle Ulss. Servono rinforzi e tamponi molecolari per utenti e personale sanitario"

| Tommaso Colla |

| Tommaso Colla |

Anziani in RSA

TREVISO - Sono 55 le case di riposo in provincia di Treviso: il 90% contagiate dal Covid. Un numero elevatissimo di focolai, che si sarebbero potuti evitare con il ricorso ai tamponi molecolari per tutti - personale sanitario compreso – al posto di quelli rapidi, con tutti i falsi positivi che si portano dietro. Ma le Rsa, in Veneto e non solo a Treviso, sono al collasso perché mancano gli infermieri e gli operatori socio-sanitari.

“Basta dire: vedremo, faremo… domani. Bisogna intervenire, oggi” – dichiara Marta Casarin, della Cgil-funzione pubblica, che stamattina assieme alle altre sigli sindacali a preso parte a un presidio davanti alla sede della Protezione civile di Marghera. Siccome il tavolo tecnico richiesto da settimana non è mai stato concesso, si sono presentati davanti alla sede “provvisoria” del Governo regionale per manifestare il disagio e la preoccupazione di utenti, famiglie e personale. E così l’assessore Lanzarin, a un certo punto, li ha fatti accomodare: “Vedremo… Faremo”. Ciò che serve è una task force di infermieri. “Vanno assunti tutti e comandati a lavorare nelle strutture residenziali” – aggiunge Casarin.

“Il problema è che quelli che vengono chiamati dalla graduatoria optano per il posto nell’azienda sanitaria piuttosto che per quello nelle case di riposo, che restano di conseguenza sguarnite” – le fa eco Fabio Zuglian (Cisl-Funzione pubblica). “Il sistema andrà in tilt nel giro di qualche settimana, tenendo conto anche del personale costretto a casa in malattia, in quarantena o in isolamento fiduciario”. Ma le carenze di personale (infermieristico soprattutto ma non soltanto) vengono da lontano. Assicura Zuglian: “Non c’è stata pianificazione nemmeno per la gestone ordinaria del fabbisogno, figuriamoci per quella straordinaria.” E intanto la Regione attende il “Recovery fund”… “Vedremo… Faremo”

 


| modificato il:

Tommaso Colla

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