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25 aprile 2024

Castelfranco

CASE VUOTE: «IN FUTURO CE NE SARANNO SEMPRE DI PIÙ»

Giovanni Squizzato (Lega Nord): «Il prg prevede 48mila abitanti entro il 2015, ma saremo al massimo in 35mila»

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Castelfranco – Il mercato immobiliare è in crisi. Case vuote ce ne sono già tante, ma ce ne saranno sempre di più. A sottolinearlo è Giovanni Squizzato, capogruppo di Lega Nord in Consiglio comunale, che guarda al futuro basandosi sui dati arrivati da uno studio effettuato da alcuni neolaureati in architettura a Venezia.

Il piano regolatore prevede un’edificazione di molto superiore rispetto alle effettive possibilità insediative. Per questo Squizzato afferma che «stiamo creando una città deserta».

«Dal 2005 al 2015 – spiega Squizzato -, il piano regolatore prevede uno sviluppo edilizio pari a 2.700.000 metri cubi. Per rendere l’idea anche a chi non ha dimestichezza con questo tipo di numeri, si tenga presente che all’ex Fram è prevista l’edificazione di 140mila metri cubi e lì si parla di circa un migliaio di abitanti teorici. Quindi con il piano regolatore è prevista un’espansione urbanistica di circa venti volte superiore a quella dell’ex Fram. E difatti lo strumento urbanistico prevede che nel 2015 a Castelfranco ci sia una popolazione di circa 48 mila persone».

«Lo studio – afferma l’esponente del Carroccio –, in base al trend demografico che si registra oggi, prevede invece al 2015 una popolazione di 34.993 persone, quindi poco meno di 35mila. Ovvero 13mila persone in meno rispetto a quanto previsto dal prg».

Lo studio fa luce anche sulla questione della distribuzione urbanistica dei servizi. «Ho già criticato il fatto che si stanno creando nuovi quartieri dormitorio nelle aree di espansione – dice ancora Squizzato -. Ogni abitante dovrebbe avere almeno 30 mq quadrati di servizi, ma ci sono paesi, come Sant’Andrea e Campigo, con, rispettivamente, 22,6 e 21,5, che evidentemente sono molto al di sotto. Questa è la situazione attuale, che ovviamente sarà ulteriormente accentuata in futuro, dato che le nuove lottizzazioni prevedono condomini su condomini, ma non c’è traccia di edifici pubblici da destinare a servizi».

 


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