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29 marzo 2024

Nord-Est

Caserme per accogliere i profughi, Zaia ribadisce il suo no

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Caserme per accogliere i profughi, Zaia ribadisce il suo no

VENEZIA - Il presidente del Veneto Luca Zaia boccia senza appello il nuovo richiamo all'utilizzo delle caserme militari dismesse per fronteggiare l'immigrazione dalla Libia, avanzato ieri dal presidente nazionale dell'Anci Piero Fassino, nell'annunciare un vertice per il 7 maggio a Roma.

"Chi - osserva -, ad ogni aggravarsi della prevedibilissima e sottovalutata crisi dei migranti, torna a ipotizzare le caserme dismesse come soluzione, non ne ha mai vista una: sono discariche a cielo aperto dove prima di tutto verrebbe calpestata la dignità delle persone. In Veneto - rileva - abbiamo controllato con una task force tecnico-sanitaria le condizioni igieniche, sanitarie e ambientali di tutti e 5 i siti ipotizzati dal Governo già nell'estate scorsa e il risultato è stato l'assoluta impossibilità di utilizzarli per fatiscenza, sporcizia, assenza di infissi, presenza di animali, deiezioni, detriti all'interno e all'esterno. Ancora una volta dico no, ed è un no tecnico motivato da tecnici. La politica non c'entra, c'entra la salute e la dignità dei migranti e quella dei residenti".

 

"Ai primi di agosto 2014 - ricorda Zaia - la task force della sanità veneta, verificò sul posto una per una le basi di lancio o logistiche di Ceggia, Meolo e San Giorgio di Livenza e le caserme di Codognè e Abano. Il risultato, reso immediatamente noto dalla commissione fu, e resta oggi, senza appello: inutilizzabili per fatiscenza e insalubrità". Zaia spiega che con la 'task force' c'erano in quei giorni, tra gli altri, le prefetture interessate, i sindaci dei Comuni, e "tutti presero atto direttamente della situazione, che oggi è la stessa, anzi peggiorata perché è passato quasi un altro anno. Non se ne parla proprio. Prima di esporsi - conclude Zaia - mi piacerebbe che i rappresentanti istituzionali nazionali degli Enti locali sentissero davvero il parere dei loro rappresentati. Non credo che ascoltando i sindaci veneti si possa considerare praticabile la possibilità reale riesumare per l'ennesima volta l'idea delle caserme, di sicuro non in Veneto".

 


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