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28 marzo 2024

Esteri

Caso Pistorius, l'atleta in aula senza protesi: sentenza il 6 luglio

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Caso Pistorius, l'atleta in aula senza protesi: sentenza il 6 luglio

Si è spogliato, si è tolto le protesi e ha camminato per qualche metro sui moncherini per mostrare la sua disabilità e vulnerabilità al giudice. E' questa la carta giocata oggi dalla difesa di Oscar Pistorius durante l'udienza del processo per l’omicidio della sua fidanzata Reeva Steenkamp che si è svolta a Pretoria. Il campione paralimpico rischia fino a 15 anni di carcere, la pena prevista dal codice penale sudafricano per i condannati per omicidio volontario.

Il verdetto sarà emesso il 6 luglio, ha annunciato il giudice Thokozile Masipa. E oggi il suo avvocato difensore, Barry Roux, ha chiesto a Pistorius, quasi in lacrime, di camminare su ciò che gli resta delle gambe che gli furono amputate quando aveva appena un anno, per ricostruire gli avvenimenti della notte di San Valentino del 2013 e rafforzare la tesi dell'ex velocista olimpico che ha sempre sostenuto di aver sparato alla fidanzata credendo che dietro la porta del bagno ci fosse un ladro. "L'imputato era vulnerabile a causa della sua disabilità", ha detto il legale, che ha anche chiesto che Pistorius non venga mandato in carcere ma che sconti la pena attraverso lavori sociali, in particolare di sostegno a bambini disabili.

"Ha già pesantemente pagato per aver ucciso Reeva Steenkamp", ha sottolineato ​​Roux. "Ha perso il suo futuro con la sua amata. Ha pagato fisicamente perdendo la sua salute psicologica, ma anche finanziariamente, emotivamente e socialmente. E' un uomo distrutto. E si punirà per il resto della sua vita molto più di quanto qualsiasi tribunale lo potrà punire", ha aggiunto il legale.

In risposta, il procuratore Gerrie Nel ha chiesto alla corte di visualizzare le foto della testa insanguinata di Reeva Steenkamp e il corpo dopo la sparatoria, sottolineando la sofferenza dell'indifesa donna dopo che era stata ferita.

In aula oggi, per l'accusa, ha testimoniato anche la cugina di Reeva Steenkamp, Kim Martin, che ha parlato di amore finito ormai da tempo. "Non l'ho mai sentito chiedere scusa. Non penso che la verità sia mai venuta fuori. Volevamo solo la verità", ha detto la donna, che alla domanda su come considerasse la relazione amorosa tra i due ha risposto che Reeva, modella laureata in legge, era emozionata e affezionata a Pistorius, "ma non vedevo amore". Ieri era stato il padre della ragazza, il 73enne Barry Steenkamp, a raccontare in lacrime di come il suo pensiero continui ad andare alla figlia scomparsa, "la mattina, il pomeriggio, la notte... ogni ora". La perdita di Reeva, ha detto l'uomo, è stata anche la causa di un ictus che lo ha menomato.

 



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