CASTELFRANCO VENETO – Dopo le alluvioni hanno colpito duramente Castelfranco Veneto nei mesi scorsi, il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Europa Verde) sollecita azioni concrete per evitare nuove esondazioni. Zanoni mette in evidenza come i fenomeni meteorologici estremi siano sempre più frequenti e impattanti sul territorio: “Con le bombe d’acqua non si scherza, queste mettono a dura prova i vari corsi d’acqua che da centinaia di anni si sono adattati a determinate portate d’acqua, ora con il mix letale del consumo di suolo che ha ridotto la capacità di assorbimento dell’acqua da parte dei terreni e le bombe d’acqua causate dall’aumento delle temperature, queste portate sono insufficienti, sottodimensionate e perciò il rischio esondazioni è molto concreto.”

In particolare, il consigliere regionale segnala la situazione idrografica a nord del centro storico: “A nord del centro storico di Castelfranco c’è un mix di corsi d’acqua veramente preoccupante come l’Avenale, il Rui, il Brenton e il Muson.” Secondo Zanoni, gli eventi meteorologici del 16 maggio (vedi foto) e del 25 giugno hanno dimostrato quanto sia fragile l’equilibrio idraulico del territorio: “Gli eventi del 16 maggio scorso e i successivi del 25 giugno ci insegnano che bastano delle precipitazioni sopra la media per allagare mezzo paese con l’ennesima alluvione.” Il consigliere riferisce di aver avuto un confronto con il Commissario delegato dal Governo per l’emergenza di maggio: “Giusto ieri ho sentito il Commissario delegato dal Governo per i fatti del maggio 2025 sottoponendogli le preoccupazioni dei residenti e la necessità di interventi di messa in sicurezza a brevissimo termine.”

Zanoni sottolinea inoltre il clima di apprensione tra i cittadini, aggravato dai recenti fatti di cronaca: “I cittadini di Castelfranco sono preoccupati a ragion veduta, basti pensare al dramma di ieri sera di Valdagno dove la piena dell’Agno ha fatto crollare un ponte causando la morte di padre e figlio.” Infine, il consigliere annuncia iniziative per approfondire la situazione: “Ho già chiesto degli accessi agli atti per approfondire la questione e capire cosa si stia facendo a breve e lungo termine, ma soprattutto in caso di emergenza che, come il cambiamento climatico ci insegna, può capitare in qualsiasi momento.”

FOTO: notte del 16 maggio 2024 a Castelfranco Veneto 
 

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