CASTRO: "NELLA NOSTRA CITTA' LE CATEGORIE ECONOMICHE SONO NEGLETTE"
Mai consultati i commercianti sullo sviluppo turistico della città
| Claudia Borsoi |
Vittorio Veneto - Città in decadenza, priva di un ruolo economico, sociale e culturale: questa la sentenza di Maurizio Castro emessa in occasione dell'incontro "Democrazia partecipativa e cittadinanza attiva", primo incontro pubblico del nuovo anno promosso dal CCS per "inaugurare la stagione 2010 di proposte", promette Silvia Tomasi, ex-coordinatrice. Presente alla serata anche l'on. Simonetta Rubinato del PD.
Da sinistra a destra: Alessandro Mognol, Silvia Tomasi, On. Simonetta Rubinato, Sen. Maurizio Castro
"Non c'è alcuna politica turistica e culturale per il nostro territorio" sentenzia il senatore del PdL, riferendosi al Museo della Battaglia e al Teatro Da Ponte, il cui futuro rimane ancora nebuloso, e continua "non si può continuare a segare le attività musicali della nostra città".
Serravalle? Un grande errore per il senatore Castro la realizzazione del distretto sanitario in un centro storico: "si è così creato un effetto bronx di giorno, mentre di sera Serravalle è completamente deserta".
E si esprime anche sull'organizzazione urbanistica di Vittorio Veneto, con un centro non degno di questa denominazione, testimone di una delle "più sfigate architetture di città venete schiacciate dai centri commerciali" con "schifezze (edilizie ndr) fatte nel passato, come il Terme, l'Unione (il Quadrilatero ndr) e il condominio Talamini".
"La grande crisi" prospetta Castro "sarà l'occasione per Vittorio Veneto per riscrivere la sua presenza sul territorio". Necessaria secondo il senatore è la concertazione dell'amministrazione comunale con tutte quelle realtà già presenti, dai comitati alle associazioni, dai tecnici ai comitati di quartiere: solo così si riuscirà a superare la dittatura della maggioranza, della quale "qualche volta il sindaco ne è espressione" sottolinea Castro, un atteggiamento tipico della cultura del 900, ma che ora deve lasciar spazio alla democrazia partecipativa. "Perchè Vittorio Veneto" si domanda Castro "ha scelto un sindaco che ritiene la partecipazione un'ostacolo all'amministrazione?". "Mi auguro" conclude Castro "che per i prossimi tre anni di amministrazione ci sia concertazione, comunità e coralità".