CAVE DI BIDASIO, SINDACO E GIUNTA A PROCESSO
Respinta la richiesta di archiviazione relativa al caso della concessione degli scavi
Nervesa – L’accusa è di tentato abuso d’ufficio. La vicenda riguarda le cave di Bidasio. A processo sono finiti il sindaco di Nervesa, Fiorenzo Berton, il suo vice, Renato da Ros, e l’assessore Fabio Vettori. Tutto era partito in seguito ad una segnalazione dell’ex sindaco di Nervesa, Fracesco Tartini: l’attuale giunta avrebbe in passato permesso che dei cavatori attuassero degli importanti scavi facendoli passare per un piano di riqualificazione.
Si trattava di 17 milioni di metri cubi di ghiaia, da prelevare in 15 anni, in cambio dell’impegno a costruire degli impianti sportivi. Ed il punto sta proprio qui: lo strumento urbanistico utilizzato per effettuare lo scambio era un Piruea, una prassi che riguarda esclusivamente la riqualificazione di aree degradate. Ed anche il Tar l’ha riconosciuto. Era allora scattata l’accusa per tentato abuso d’ufficio. Ma in seguito il procuratore Iuri De Biasi aveva ritenuto che il reato non sussistesse, in quanto mancava il dolo intenzionale: la giunta avrebbe operato nell’interesse della collettività e non per interesse personale.
La Procura aveva quindi richiesto l’archiviazione, ma ieri il gip Valeria Castagna ha sciolto la riserva sul caso e ha deciso per l’imputazione coattiva. Quindi ora gli amministratori andranno a processo. Archiviato il fascicolo relativo al tecnico Pier Domenico Gnes, in quanto mero esecutore di quanto stabilito dalla giunta. Il sindaco Fiorenzo Berton, nonostante non sia stata accolta la richiesta di archiviazione, ha già annunciato che non rinuncerà a ricandidarsi alle prossime elezioni.