MOGLIANO - Il Comitato a difesa delle cave senili di Marocco a Mogliano Veneto ha realizzato il nuovo sito ufficiale dell'Associazione: http://www.cavedimarocco.it.

«Il nuovo portale - spiega il portavoce Paolo Favaro -  intende porsi come riferimento conoscitivo e punto di contatto per chi ancora non conosce l'attività del Comitato.

Al suo interno tutti gli amici del Comitato, ma anche i cittadini che non conoscono bene le tematiche da noi poste, potranno trovare notizie utili alla conoscenza dell'area che da sei anni cerchiamo di salvaguardare da interventi che potrebbero minarne la grande potenzialità naturalistica e paesaggistica. Il sito è anche una sintesi del nostro lavoro e della nostra storia; si capirà la nostra costante ricerca di un interlocutore istituzionale affidabile (da ultimo il nostro referente è diventato la Provincia di Treviso) e la ricerca di un compromesso con le ragioni della proprietà del luogo.

Obiettivo finale rimane il sogno di consegnare, grazie appunto ad accordi con la proprietà (stipula di una convenzione o altro), un'area preziosa del Comune di Mogliano Veneto in eredità ai suoi cittadini, di oggi e futuri. A tal fine potrebbe rivelarsi utile la recente approvazione del Piano Provinciale di Coordinamento Territoriale che da marzo di quest'anno vede la Provincia di Treviso protagonista del suo assetto urbanistico.

Grazie ad un incontro con l'Assessore provinciale Fanton, a breve, ci sarà un confronto coi tecnici estensori del Piano.

Nel corso di tale incontro si cercherà di capire se il Parco Rurale-Urbano ipotizzato nel PTCP possa conciliarsi con quanto descritto nella scheda Natura2000, da noi redatta dopo anni di paziente lavoro di osservazione e compilazione di dati scientifici, per definire l'area come SIC (Sito di Importanza Comunitaria).

La strada è ancora in salita; il Comitato però non demorde e confida nell'attenzione dei politici, della cittadinanza e di tutti coloro che hanno a cuore, nell'anno internazionale della Biodiversità, la salvaguardia degli ambienti più significativi ancora presenti sul nostro territorio. Abbiamo sempre “lavorato per“; abbiamo elaborato un progetto di valenza scientifica grazie alla collaborazione di docenti universitari e naturalisti di fama; avremo sempre la volontà di cercare un accordo con chi si dovrà convincere che è possibile intervenire su un'area così importante senza per forza stravolgerne le peculiarità» conclude il comitato.